Di Nicola De Angelis.
Razzismo, intolleranza verso il diverso: escalation ormai inarrestabile. Le persone hanno solo pregiudizi e stereotipi che non gli fanno aprire gli occhi sulla reale natura delle persone, ovviamente tra di loro c’è sicuramente il criminale italiano o immigrato che sia. Ma ovviamente ormai si fa di tutta l’erba un fascio e non si distingue più tra buoni e cattivi, adesso sono tutti cattivi e la gente è pronta anche ad azioni di estrema violenza pur di liberarsi di loro. Questi sono purtroppo i livelli che abbiamo raggiunto, impensabile ma ormai diventati realtà che si radicano sempre di più nell’animo e nelle idee delle persone. Questi fenomeni avvengono ovunque nelle scuole, nei centri sportivi, nelle squadre di calcio, ovunque c’è una persona “diversa” dall’idea di normale si sviluppano meccanismi e azioni che portano ad atti e scene di razzismo a tutti gli effetti. Tutto questo sembra non avere una fine, anzi i pensieri vengono alimentati sempre di più, le azioni diventano sempre più cruente e si cerca sempre di più di fare loro del male fisico e psicologico. La cosa più triste che si è potuta vedere negli ultimi giorni è stato lo scontro tra i cittadini dello stesso quartiere per dare almeno un pezzo di pane ai Rom asserragliati all’interno del centro d’accoglienza, ma un parte di protestanti tra cui i gruppi politici hanno ben pensato di non dare loro il pane coscienti del fatto che li dentro c’erano donne e soprattutto bambini. Ormai neanche più davanti ai bambini si cerca di attenuare questo sentimento, anche nei loro confronti si innescano meccanismi assurdi ed inaccettabili. Il non dare da mangiare ad un bambino è uno dei gesti più disgustosi che possa esser fatto da un essere umano. Questa intolleranza, questo razzismo ci porteranno solamente al collasso, piano piano andremo incontro a scene di violenza inaudita. Ormai questi mali si sono talmente radicati nella nostra cultura che sembra quasi impossibile riuscire ad eliminarli. Perché se neanche ai più piccoli si insegna il rispetto per il “diverso”, che dietro ad un coloro della pelle diverso dal nostro però c’è una persona uguale a noi, con un cuore e soprattutto con dei sentimenti uguali a noi.
Gli atti di razzismo ed intolleranza stanno raggiunto livelli sempre più alti, l’ultimo episodio è scoppiato a Torre Maura periferia di Roma. Nei giorni scorsi un gruppo di Rom è stato trasferito nel centro d’accoglienza situato in quella zona. Già in precedenza erano stati cacciati da un’altra periferia di Roma, Torre Angela, anche qui in modi molto violenti, ma non ai livelli di Torre Maura. Dopo che il comune gli ha assegnato un casa in via Codirossoni è scoppiata la rivolta sia da parte dei cittadini della periferia romana, sia da esponenti di movimenti politici estremisti come CasaPound. La situazione è degenerata nel giro di qualche ore dove si sono raggiunti attimi di tensione inimmaginabile. Dai palazzi davanti il centro d’accoglienza sono scesi tutti i residenti in rivolta, questo ha portato in poco tempo a una situazione di guerriglia urbana con cassonetti bruciati, auto incendiate, cori razzisti nei confronti dei Rom e violenti scontri. Ormai la gente non riesce più a controllare quella aggressività e quella rabbia che ha dentro, chiunque si sente minacciato se accanto a se a distanza di 3 metri c’è un Rom, un extracomunitario oppure un semplice ragazzo di colore. La società che ci circonda è arrivata al collasso, ogni minima cosa fa scattare nella testa delle persona quella molla che poi sfocia in atti di violenza come quelli di Torre Maura.