Di Serena Rotolico.
Secondo la proposta di legge sottoscritta da più di 50 deputati, sposarsi sarà più semplice. La decisione nasce dopo una ricerca sui matrimoni religiosi, in calo del 35%. Si sono infatti verificati molti cambiamenti nella scelta del rito: ad oggi le persone intenzionate a sposarsi prediligono quello civile perché meno oneroso. Inoltre l’età nella quale le coppie convolano a nozze si è alzata notevolmente negli ultimi anni, quindi sulla base delle premesse appena fatte è stata presentata dalla Lega la proposta del “bonus matrimonio” che agevola quelle giovani coppie che intendono celebrare il matrimonio religioso e che avranno la possibilità di usufruire del 20% delle spese ad esso connesse (abiti, ristorante, fiori decorativi, bomboniere, fotografo, truccatori e parrucchieri).
Questo bonus è rivolto alle coppie under 35 con cittadinanza italiana che hanno un ISEE (indicatore della situazione economica equivalente) non superiore a 23.000 € totali e non superiore a 11.500 € a persona dichiarati al 31 dicembre 2018. Le spese che si potranno detrarre sono stabilite per un massimo di 20.000 € e sono ripartite fra i due futuri coniugi in cinque quote annuali di pari importo. Ovviamente il matrimonio deve essere celebrato nel territorio dello Stato italiano.
Secondo un’analisi statistica risulta che la spesa prevista per questo bonus nozze sarà pari a 432 milioni di euro, soldi che lo Stato italiano potrebbe non dover sborsare tutti in quanto i matrimoni nel nostro Belpaese sono in continuo calo.