Di Chiara Rivieccio.
“Non vorrai vedere la partita proprio stasera? Metti quel film romantico sull’altro canale!”
In ogni coppia che si rispetti la discussione per il potere del telecomando è all’ordine del giorno. Ma anche se apparentemente si tratta di una questione abbastanza futile, riflette un problema di fondo molto più ampio: chi comanda all’interno della coppia al giorno d’oggi?
La figura della donna nel corso degli ultimi decenni è profondamente cambiata, non più sottomessa fuori e dentro le mura domestiche, ma sempre più coinvolta in un rapporto paritetico con l’uomo.
Questo sconvolgimento di ruoli ha portato parecchi mutamenti anche all’interno delle relazioni a due, creando spesso un effetto opposto al passato, dove ora è lei che a volte comanda, mentre lui accetta altrettante volte passivamente le decisioni.
Come in tutte le cose, l’equilibrio giusto dovrebbe essere una relazione all’interno della quale nessuno dei due prevale sull’altro, ma entrambi apportano qualcosa alla coppia, in base alle proprie capacità e inclinazioni.
Nessuno si sconvolge più nel vedere un uomo che fa la spesa da solo e sceglie la profumazione dell’ammorbidente o un detersivo in offerta piuttosto che un altro. O sceglie cosa comprare per la cena che lui stesso cucinerà.
Nella gestione domestica lui è diventato finalmente più indipendente, in grado di mandare avanti una casa da solo, nel caso in cui la donna, spesso fuori casa per lavoro, non possa farlo. E’ in grado di prendersi cura dei bambini molto più che in passato, anche se magari porterà la figlia piccola all’asilo con i calzini di colori differenti.
Di contro però, che effetto ha avuto tutta questa parità sulla figura del maschio?
La faccenda dell’ammorbidente e il suo essere a suo agio dietro ai fornelli, hanno in qualche modo messo in crisi la sua identità?
La verità è che questo dipende solamente da noi donne. Dalla nostra capacità di tenere ben definiti i ruoli all’interno della coppia, pur in un contesto di uguaglianza e di suddivisione dei compiti. Siamo noi a dover fare sì che l”uomo, pur con il grembiule addosso o mentre spinge il carrello della spesa, si senta sempre sicuro di sé e di essere apprezzato prima di tutto come figura maschile. Siamo noi che dopo aver conquistato la tanto agognata parità, dobbiamo impegnarci a non rendere questa parità un’arma a doppio taglio in grado di nuocere ad una relazione.
E il problema del telecomando? Anche per quello, in fondo, basta trovare un equilibrio. Una serata per ciascuno, per una volta saremo noi a cedere sulla partita e la sera dopo sarà lui a sopportare l’ennesimo film romantico. Che magari, potrà essere di ispirazione per un finale di serata molto più romantico, che metta sicuramente d’accordo entrambi, e faccia bene alla coppia.