Di Giorgia Perrotta. Con 271 mila biglietti staccati, il Lucca Comics & Games 2019 sfiora il record di ingressi. Ai quali, ovviamente non possono essere sommati tutti i visitatori che, nonostante il maltempo persistente, hanno riempito le vie cittadine in un turbinio di colori e costumi. Ancora una volta questa manifestazione si dimostra luogo di ritrovo per una comunità variegata ed inclusiva, ma non sono mancati episodi in grado di mostrare il lato oscuro di questo evento.
Dietro ad una fiera così grande, in grado di unire tante persone diverse e dare occasione di condividere le proprie passioni, si celano dipendenti alla soglia dello sfruttamento; condizioni davvero dure per quanti forniscono servizi ed intrattenimento; ospiti costretti a barcamenarsi tra rischi di truffe e prezzi che si impennano; e gestione del traffico e dei mezzi pubblici insufficienti.
Lucca Comics & Games è un punto d’orgoglio per la comunità nerd italiana e, pur non essendo mai stata risparmiata da critiche molto aspre, mantiene la propria attrattiva. Non sono però poche le problematiche elencate e la gestione, per molti sbagliata, delle aree a pagamento e del trattamento riservato a quanti rendono questa fiera tanto unica e speciale, i visitatori, i cosplayer e staff.
Riguardo questi ultimi sono molte le testimonianze di quanti, a fronte dell’ammontare di ore e sforzo lavorativo richiesto, hanno lamentato una paga che copre il minimo necessario ad essere considerata legale, il ché è da imputarsi alla ditta che ha vinto il bando per la gestione dello staff, esterna a Lucca Crea e al comune stesso.
Per quel che invece coinvolge visitatori e standisti, è facilmente riscontrabile da chiunque abbia una connessione ad internet l’impennata esagerata che hanno gli alloggi ed il costo generico della vita in quei cinque giorni. Più difficile, è percepire a distanza il grande disagio che si prova nel rimanere ore imbottigliati in strade dalla viabilità modificata, ma che comunque non salvano la città ed i suoi dintorni dalla congestione totale durante le ore più critiche. Il tutto amplificato da una carenza di parcheggi e un’organizzazione del trasporto pubblico decisamente insufficiente.
Per concludere, sebbene resti un evento straordinario, e del quale ci si può augurare l’emulazione come modello di offerta e coinvolgimento, di certo non possono essere ignorati i problemi ed il meccanismo di forte interesse economico che c’è alla sua base.