Di Stefano Ianieri. E’ il comandante della destra più estrema dei partiti dell’arco costituzionale; è una dark lady; è una donna che sta macinando consensi e continuando di questo passo potrebbe sorpassare Forza Italia, partito ormai inesistente.La questione determinante del suo successo è stata causata, principalmente, dal disfacimento dei partiti di sinistra che, invece di unirsi si sono sempre divisi: dal PCI al PD in pratica una miriade di partitelli, con sempre meno voce in capitolo, incapaci di resistere alle loro ideologie storiche e sociali che li aveva contraddistinti, ed infine abbracciando le strategie del giovane segretario del PD, Matteo Renzi, dando il via libera alla Meloni e alle destre italiane, le quali raccolsero quello che nella sinistra abbandonarono: il popolo ed i lavoratori, raccogliendo il malcontento generale dei cittadini, facendo in modo che nel frattempo la Meloni accumulava consensi e successi elettorali.
Giorgia Meloni, romana, classe 1977, cresce nel quartiere della Garbatella, si diploma in liceo linguistico con 60/60.
Inizia il suo impegno politico nel fronte della gioventù, dove nel 1992 a soli 15 anni, fonda il coordinamento studentesco, “Gli antenati”, contestando il progetto di riforma del Ministro della Pubblica Istruzione Rosa Russo Iervolino.
Nel 1996 diviene responsabile nazionale di azione studentesca, un movimento all’interno di Alleanza Nazionale.
Nel 1998 diviene consigliere alla Provincia di Roma per Alleanza Nazionale fino al 2002.
Giorgia Meloni ha svolto all’interno di Alleanza Nazionale una lunga Gavetta, che oggi, molti politici non fanno più, ed è un politico di grande carisma, con un accento romano inconfondibile.
Seguendo il segretario Giancarlo Fini, che per decenni aveva guidato e traghettato il partito ad una democratizzazione, con la svolta di Fiuggi del 1995, da MSI (Movimento Fiamma Tricolore Destra Nazionale) in AN (Alleanza Nazionale), che lo portò in parlamento con il 14% dei voti.
La Meloni segue nella fusione con il PDL con Silvio Berlusconi, il quale diviene Presidente del Consiglio nel 2008 nominandola come Ministro della Gioventù, fino al 2011, sostenendo sempre un’ideologia fascista, con sacre regole della famiglia, ed aderendo alla manifestazione del family day, contro la legge delle unioni gay della deputata PD Cirinnà, anche se ad una manifestazione della “Unione dei Giovani Ebrei” si dichiara una donna del terzo millennio, sostenendo che sia anacronistico il rivendicare ogni volta il tema fascismo e antifascismo.
In seguito, al crollo del Segretario Fini, cominciò l’ascesa della sua leadership nel partito, la prima donna ad essere segretario di un partito di destra, Fratelli d’Italia, che si stacca dal PDL e da Berlusconi.
Il nuovo segretario intuisce che, da una parte bisogna democratizzare il partito, dall’altra un avvicinamento più forte al sociale.