Di Cecilia Cerasaro. Ennesima vergogna della politica :i rasoi da barba sono tassati al 4% , come il pane, mentre gli assorbenti femminili al 22%, come i diamanti La riduzione della tampon tax, che in questi giorni ha ingentemente animato il dibattito politico, correggerebbe una legge iniqua o quantomeno sconsiderata introdotta dagli uomini, che hanno dominato e dominano ancora oggi la nostra politica, su un bene di cui le donne, per pulizia e igiene personale, non possono fare a meno.
Se la discriminazione non c’entra è evidente a tutti una scarsa sensibilità sul tema di Senato e Camera, composti per più dei due terzi dagli uomini nonostante le misure introdotte nelle scorse Politiche del 2018 per favorire l’elezioni di Deputate e Senatrici. Le donne sono, a onor del vero, la metà della popolazione italiana ma, com’era prevedibile, essendo poco rappresentate in Parlamento, perdono o non riescono ad acquisire diritti.
L’approvazione dell’emendamento, presentato dall’ex presidente della Camera Laura Boldrini e firmato, non a caso, da trentadue deputate donne di PD, Leu, Iv e m5s, porterebbe l’IVA su assorbenti igienici, tamponi, spugne e coppette mestruali dal 22 al 10%. Ad oggi questi prodotti sono tassati come beni di lusso e posti sullo stesso piano di alcuni tipi di alcolici e le sigarette.
Basterebbero 97 milioni per abbassare l’iva, non molti, se si paragonano alle entrate dello Stato complessive collegate alla tassazione. Eppure il 13 Novembre questo emendamento è stata bocciato dalla Commissione Finanza della Camera, per poi essere riammesso in bilancio il giorno seguente ma non ancora approvato, perché non si trovavano i fondi. Peccato che di solito le percentuali di IVA non vengano assegnate a casaccio, ma secondo una logica che vede le percentuale di tassazione minori (il 4%) per i beni di prima necessità come latte e rasoi da barba. Vergogna:i rasoi da barba sono tassati al 4% , come il pane, e gli assorbenti al 22%, come i diamanti. Basterebbe alzare la tassazione su qualche prodotto che non sia necessario a garantire la salute delle persone, come i tartufi che con la nuova legge saranno al 5%.
Sorge il dubbio che l’opposizione alla fine del tartassamento di assorbenti e tamponi, non sia in buona fede e non dovuta solo a ragioni di bilancio. Laura Boldrini, lei che sostiene con forza la legge, è stata oggetto in passato di insulti sessisti sui social, contro i quali ha combattuto una dura battaglia. Definita poi da llustri colleghi “Bambola gonfiabile”. Al di là del colore politico non sembra ancora superata la paura della politica italiana nei confronti delle donne forti che vogliono poter decidere, ottenere diritti e autodeterminarsi.
Se pensiamo che i segretari dei partiti principali italiani sono tutti uomini e che sono loro, di fatto, a dettare la linea del partito, ci appare ancora più chiaro come la tampon tax sia solo il sintomo, la punta dell’iceberg, di un governo e di un Parlamento in mano agli uomini che non garantisce e non vuole garantire la pari rappresentanza e il potere del genere femminile.