Di Fabiana Donato. Mettere l’intimità di coppia su un comodino, come una bajour che non viene più accesa, è decretare la sentenza di morte della passione. Sesso e psiche sono legati, ma spesso sottovalutati. Troppi silenzi a cena, affiancati dall’apatia e dalla perdita del corteggiamento verso il partner, sono sintomo di mancanza di dialogo. Potrebbero essere solo la punta dell’iceberg di un problema più grande .
Quando l’erotismo ha un 3 nella “pagella della vita”, le coppie sono sull’orlo di una crisi di nervi, e se i nervi sono tesi, la situazione non giova a nessuno. Matrimonio, stress, lavoro, mancanza di autostima, superficiale educazione sessuale e abusi, sono le piaghe apocalittiche che affliggono le relazioni nella società di oggi. Fretta e stress ammazzano il desiderio, direttamente e indirettamente schiacciato dalle pressioni sociali e dalla quotidianità. Per tante coppie c’è sempre qualcosa prima del sesso, posticipato a “data da destinarsi”. Una società che non dà spazio alla spontaneità, imperniata sul consumismo, non può che rendere l’amore fugace e fragile. Si cerca l’immediata soddisfazione, per poi stufarsi presto, senza impegnarsi nella cura del sesso.
La tecnologia influenza il modo di vivere i sentimenti più profondi, specialmente con una rivoluzione nella comunicazione. Uno smartphone facilita la comunicazione, ma non quella di coppia fatta di: sguardi, contatto e partecipazione. Rende l’approccio più fattibile, ma la relazione umana rende meno. La situazione, già critica per la mancanza di riguardo al problema, cade in un abisso senza ritorno, quando i social contribuiscono a scavare la tomba virtuale dell’affettività. Da parte dei singoli utenti, con un attento utilizzo dei social, viene costruita l’immagine di una coppia felice che in realtà è uno squarcio di vita artificioso, non spontaneo. È più semplice fare clic sul pulsante della fotocamera e abbozzare un sorriso, anziché trovare il vero modo di soddisfare l’altro, finendo per perdere del tempo prezioso da dedicare alla sfera sessuale, già abbastanza devastata dai mille contrattempi quotidiani. Sono coppie che scattano foto insieme solo per pubblicarle. Mostrare per avere approvazione è un persistente dimostrare la grandezza del vuoto che vive una coppia e l’incapacità di far fronte ai problemi, soprattutto quelli che, in questo caso, sono i più complessi da affrontare. Se c’è poco tempo per stare insieme, lo si trova o lo si crea. La sessualità muore senza l’incontro di due corpi che si vivono pienamente e che partecipano ad una relazione pura, senza asimmetrie, fatta di una sessualità libera e senza il vincolo della riproduzione e di stereotipi di genere.
Il ”matrimonio bianco” è la mancanza di eros in un rapporto, ed è un fenomeno in constante aumento. La fiamma dell’attrazione che dà inizio ad una storia d’amore, se poi non viene alimentata dalla costruzione di una vera intimità, non può che sfociare in un falso amore dato dalla paura di star soli o dall’abitudine. Infatti, arriva quel momento in cui tragicamente la relazione crolla, perché non esisteva l’intimità. Innamorarsi può essere facile, amare non tanto, soprattutto se lo scudo protettore dello smartphone cade quando le incomprensioni, anatemi dei rapporti di coppia, sono lì silenziose dietro l’angolo pronte a far concludere tristemente un’altra notte in bianco. L’intimità è condividere pienamente sé stesso.