Rotondo Alessio
Forza italia, simbolo del centro destra da 20 anni ad oggi, rischia di diventare un partito minore trascinato per i capelli dal Presidente Silvio Berlusconi. Dopo aver governato per anni, tra alterne vicende, il leader e il suo partito si sono visti svuotare il consenso elettorale, in favore della LegaSalvini e della donna della politica italiana, Giorgia Meloni.
Senza una struttura ringiovanita e riproponendo sempre gli stessi candidati, la credibilità del partito liberale ha perso la sua forza. Gli elettori che per anni, sostenendo Berlusconi, hanno barrato il simbolo del partito azzurro non vedono più, nell’ex cavaliere, la forza di risollevare il paese dalle situazioni economiche e politiche attuali. Nonostante ciò, il leader Berlusconi, riesce ancora a trasportare qualche milioni di voti, che riescono a renderlo il secondo più votato alle elezioni europee.
Ciò detto, oltre alle vicissitudini giudiziarie di Berlusconi, quali fattori hanno contribuito alla decrescita drastica del partito?
Sicuramente, la caratura e la storia del leader, non ha permesso a nessun militante, di sentirsi all’altezza nel ricevere un eredità pesante ma necessaria. Non aver trovato un successore all’altezza, non aver contribuito in maniera incisiva ad organizzare una struttura in grado di far emergere nuove personalità politiche, ha decisamente condannato Forza Italia, ad assistere inerme alla sua fine politica.
Politica: Forza Italia un partito alla deriva