Luca Moretta. Comincia alle 15:00 il sabato del campionato di Serie A, il primo fischio d’inizio lo abbiamo a Bergamo dove l’Atalanta è impegnata tra le mura amiche nella dura sfida che la vede confrontarsi con una squadra che viene da risultati molto altalenanti, l’Hellas Verona di Ivan Juric.
Gasperini, ancora privo di Zapata, preferisce Palomino a Masiello in difesa, e Gomez a Mlinovsky per affiancare Ilicic alle spalle di Muriel. Il Verona schiera in attacco la coppia Zaccagni-Di Carmine che hanno avuto la meglio sui rispettivi Stepinski e Verre.
Il match della Dea si mette subito in salita, il Verona conferma le ottime impressioni destate in questi primi mesi di campionato. La squadra di Juric, corta e aggressiva, impedisce ai bergamaschi di sviluppare i loro gioco infatti al 23′ minuto l’Hellas passa in vantaggio con il centravanti Di Carmine, che riceve la sfera a centro area su rimessa laterale e batte Gollini. Veementi sono le proteste dell’undici di Gasperini visto che la battuta della rimessa laterale avviene ben oltre il punto in cui è uscita la sfera e con due palloni in campo, ma il direttore di gara Vieri conferma il gol dopo il silent check del Var.
Per ristabilire la parità occorre il gioiello di una prodezza individuale, ad estrarre dal cilindro la magia è il neo entrato Malinovski che, da fuori area riceve il pallone ed esplode un mancino che si insacca sotto al sette.
il secondo tempo la Dea lo comincia con piglio deciso ma, al 57′ è ancora Di Carmine a punire l’Atalanta ribattendo in rete il pallone datogli dal compagno Pessina. L’Atalanta non si arrende e trova il pareggio con Muriel su calcio di rigore al 64′ dopo che Castagne è stato atterrato in area. I nerazzurri continuano a spingere e al 93′ trovano la rete del vantaggio, Palomino verticalizza per Toloi, che fa sponda a centro area per Djimsiti , il quale freddo batte a rete.
Con il 3 a 2 finale la Dea conquista il quarto posto in attesa della partita del Cagliari a 28 punti.
La seconda sfida di questo sabato è tra Udinese e Napoli. La partita non porta i risultati sperati, al triplice fischio il punteggio è 1-1, si allunga così a nove la striscia di gare senza vittorie dei partenopei, non è la svolta che cercava Ancelotti, troppo poco per invertire la rotta.
Il tecnico Carlo Ancelotti si affida ai suoi big: Kuolibaly, recuperato dopo l’infortunio e Manolas, si rivede Callejon a destra e Insigne a sinistra, davanti è Mertens ad affiancare Lozano. Per l’Udinese la coppia d’attacco scelta da Gotti è Okaka-.Lasagna.
Primo tempo difficile per il Napoli che al 26′ va sotto uno a zero quando il centrocampista Fofana innesca Lasagna che prima fa fuori Kuolibaly e poi batte Meret. Si chiudono così i primi 45 minuti.
Segnali incoraggianti per i partenopei si vedono nel secondo tempo, quando al 69′ è il polacco Zielinski ad insaccare e a portare al pareggio il Napoli con un sinistro preciso all’angolino. Si chiude senza grandi acuti anche il secondo tempo. Rinviato nuovamente l’appuntamento con la vittoria in Serie A, successo che manca ad Ancelotti da 19 ottobre e che sfuma ormai da 7 giornate.
A chiudere questo sabato così intenso è il big-match tra Lazio e Juventus allo Stadio Olimpico, i bianconeri dopo lo stop subito dall’Inter contro la Roma possono cogliere l’occasione per balzare nuovamente al comando della classifica, ma davanti ha una grande squadra come la Lazio che non vuole di certo sfigurare davanti ai suoi tifosi.
Nella Juve Sarri punta su Dybala in coppia con CR7, lasciato in panchina il Pipita Gonzalo HIguain. Alle loro spalle c’è Bernardeschi, con Bentancur, Matuidi e Pjanic a centrocampo. Titolare Cuadrado come terzino destro e no De Sciglio. Nella Lazio sono presenti invece tutti i fedelissimi di Inzaghi: Immobile e Correa a comporre l’attacco, parte dal 1′ Luis Alberto, titolari anche Milinkovic Savic e Leiva. Luiz Felipe vince il ballottagio con Bastos. Il primo tempo all’Olimpico regala subito emozioni, la Juventus passa in vantaggio con CR7 dopo l’assist di Bentancur, uscito poi per infortunio. La Lazio non si tira indietro e allo scadere del primo tempo agguanta il pareggio con il meno atteso, Luiz Felipe, che insacca di testa alle spalle del polacco Szczesny dopo l’ottimo cross di Luis Alberto che sigla il suo decimo assist in campionato.Si chiude sull’ 1-1 il primo tempo.
Nella ripresa comincia meglio la Lazio, la prima occasione è per Dybala che viene però ipnotizzato da Strakosha, la svolta del match arriva quando Cuadrado stende Lazzari lanciato da solo verso la porta, dopo l’iniziale cartellino giallo e il colloquio con i Var, il direttore di gara, il giovane Fabbri, annulla la decisione iniziale ed estrae il cartellino rosso per il colombiano.
Passano tre minuti e per i bianco-celesti arriva la rete del vantaggio firmata Milinkovic Savic, ennesimo assist di Luis Alberto che sale a quota 11 e 2-1 per la Lazio. Al 77′ Immobile sbaglia il rigore che avrebbe potuto fargli siglare la decima rete di fila e portare il punteggio sul 3-1. Terza rete che arriva nel finale quando Caicedo, respinge in porta una prima conclusione di Lazzari parata inizialmente dal portiere della Juve.
Per la Juventus è la prima sconfitta stagionale, i bianco-celesti allungano la striscia di vittorie consecutive a sette. L’Inter resta prima e ora Inzaghi si avvicina ai bianconeri con soltanto tre punti di distanza.