Di Giuseppe Capano. Può sembrare paradossale, ma continuare a sognare un paese migliore, libero da qualsiasi infiltrazione mafiosa non è cosa semplice. Il 2019, come ogni anno registra un chiaroscuro su tutto il versante della legalità. Sicuramente il blitz contro la ‘ndrangheta condotto nello scorso dicembre, che ha portato a più di 300 arresti, ci proietta verso una nuova dimensione legale dal sapore agrodolce, riportandoci indietro nel tempo,quando avvenne il maxi processo di Palermo: ma attenzione a che certe notizie non cadano nell’indifferenza. Parlare di criminalità organizzata vuol dire non parlare solo della Sicilia, della calabria o della Campania. Particolare attenzione va posta nella provincia di Foggia: territorio dove delinquenza e criminalità organizzata stanno registrando una crescente e preoccupante realtà. Questa provincia, vanta un triste primato: la collocano al primo posto per reati compiuti nell’anno passato. A far emergere tale contesto è stato il pm Gatti, che ha definito questo tipo di criminalità la “quarta mafia”, dove si snodano ben tre mafie presenti nel territorio della capitanata: la mafia foggiana, la mafia garganica che opera nei territori di San Nicandro garganico e Apricena, e infine la mafia cerignolana che include Cerignola, Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia. Tutto questo, si ripercuote sulla società civile, suscitando tra i cittadini che vi abitano sentimenti di rabbia, frustrazione e angoscia, comportando un vero e proprio abbandono delle città. Vivere in questi contesti non è assolutamente facile, soprattutto se non si hanno punti di riferimento, che vanno a rafforzare il substrato della legalità. Per questo motivo, nonostante anni di completo abbandono, la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, ha istituito la Dia a Foggia dichiarando:”Le cose vanno fatte un pò alla volta, l’importante è che ci sia la Dia qui e successivamente provvederemo ad integrare l’organico”. Un provvedimento che dona ossigeno alle forze dell’ordine locale, costrette con pochi mezzi a farsi carico di numerosi eventi, che minano la normale tranquillità. Ad ogni modo oltre alla descrizione drammatica degli eventi la speranza continua ad abitare nei cuori di ogni cittadino foggiano, lasciando intravedere quel barlume di luce che ha il sapore di rinascita per una terra che nonostante tutto continua ad essere bellissima.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:6 Gennaio 2020
- Categoria dell'articolo:Cronaca nera