Di Fabiana Donato. Coccole e intimità, sono energia vitale per una coppia felice sessualmente. Dai più giovani ai più esperti, cosa realmente si compie per prevenire possibili gravidanze? Esistono più metodi contraccettivi, a causa però della scarsa informazione e della superficialità con la quale si tratta la sessualità, purtroppo non sono utilizzati in maniera opportuna.

Tra i più conosciuti ci sono i metodi chiamati a “barriera” e sono: preservativo, protegge da gravidanze e malattie sessualmente trasmissibili, si tratta di una sottile guaina impermeabile costituita da lattice od altri materiali ipoallergenici che, indossata dall’uomo, consente di raccogliere lo sperma eiaculato impedendo che questo entri in vagina durante l’atto sessuale; cappuccio cervicale, è un dispositivo riutilizzabile di gomma a forma di campana che, impedendo l’accesso degli spermatozoi nell’utero, tutela la donna da gravidanze poco gradite; diaframma, è una piccola cupola soffice di gomma montata su un anello di metallo abbastanza malleabile, che la donna inserisce in prossimità del collo dell’utero qualche momento prima del rapporto sessuale, ed è usato insieme a sostanze spermicide per diminuire il rischio di gravidanze indesiderate; infine, il  preservativo femminile,  indossato dalla donna, consente di raccogliere lo sperma all’interno di una guaina impermeabile inserita nella vagina e collegata a due anelli flessibili posti alle sue estremità. Ancora, ci sono i metodi contraccettivi “ormonali”: pillola estro-progestinica, è un prodotto farmacologico a somministrazione orale, impiegato da moltissime donne che desiderano prevenire il concepimento; cerotto contraccettivo, è un farmaco a tutti gli effetti, che agisce per via transedermica rilasciando, appena sotto lo strato cutaneo, un mix di ormoni estrogeni e progestinici che, liberati costantemente e gradualmente attraverso la cute, raggiungono il circolo sanguigno impedendo l’ovulazione; anello vaginale, è chiamato in questo modo perché la forma del dispositivo ricorda proprio quella di un anello: l’apparecchio è costituito da un materiale particolare, l’etilene vinilacetato, una sorta di plastica morbida, trasparente e flessibile, biocompatibile, non tossica ed antiallergica, che non si scioglie all’interno del corpo e permette il graduale rilascio di ormoni; e spirale UID vaginale, consiste in un piccolo dispositivo di forma variabile, progettato per il suo inserimento nell’utero delle donne, desiderose di prevenire eventuali concepimenti, per un arco di tempo pari almeno alla durata dei suoi effetti (tra i 3 e 5 anni), è anche nota con la sigla di IUD, acronimo anglosassone di intra uterine device. Infine, esistono quelli contraccettivi “d’emergenza”, la più conosciuta è la pillola del giorno dopo, è una preparazione farmaceutica che viene assunta in seguito ad un rapporto sessuale potenzialmente a rischio di gravidanza. Occorre puntualizzare che essa, non è un metodo abortivo, poiché non ha alcun effetto  sull’impianto dell’embrione, infatti non interrompe la gravidanza, ma la impedisce, di conseguenza, non può essere considerata abortiva, è quindi diversa dalla pillola abortiva nota come RU-486 che . Ne esistono anche altri noti come spermicidi, o ancora “naturali”, quali il coito interrotto, il quale è di dubbia efficacia, sia per prevenire malattie che gravidanze.

 

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