Di Daiana Cestra. Era sopravvissuto a un incidente in elicottero nel 1991, a un infarto nel 1996, a innumerevoli bufale sulla sua dipartita. Ma nella notte del 5 febbraio 2020, a 103 anni, Kirk Douglas non ce l’ha fatta. È morto così, dopo una lunga malattia che dallo scorso aprile lo aveva allontanato dalla vita pubblica, grande attore americano della cosiddetta “era d’oro di Hollywood”, celebre per film come Orizzonti di gloria e Spartacus, lo ha annunciato alla rivista “People” il figlio Michael, a sua volta famoso attore. Nella sua lunga carriera, Douglas aveva ricevuto tre candidature all’Oscar, tutte negli anni Cinquanta, per Il grande campione, Il brutto e la bella e Brama di vivere. Nel 1996 aveva poi ricevuto quello onorario. Aveva recitato l’ultima volta nel 2008, nel film per la televisione Empire State Building Murders. Douglas era nato nel 1916 ad Amsterdam, nello stato di New York, con il nome di Issur Danielovitch. Figlio di emigrati bielorussi, cambiò nome prima di arruolarsi nella Marina nella Seconda guerra mondiale, durante la quale prestò servizio su un sottomarino. Cominciò a recitare a New York, studiando tra gli altri con Lauren Bacall, che lo aiutò a passare dal teatro al cinema: nel 1946 fece il suo primo film, Lo strano amore di Marta Ivers, facendosi notare come faccia adatta a ruoli del tipo duro e belloccio. Il grande campione, del 1949, in cui interpretava un pugile, lo rese molto famoso e stimato, garantendogli un sacco di ruoli importanti nei due successivi decenni. Tra i più importanti ci furono L’asso nella manica di Billy Wilder, del 1951, e Il bruto e la bella di Vincente Minnelli, del 1952, dopo i quali inaugurò la sua collaborazione con Stanley Kubrick in Orizzonti di gloria del 1957, in cui interpretò la memorabile parte di un colonnello francese della Prima guerra mondiale impegnato a difendere tre suoi uomini dalla corte marziale. Pochi anni dopo recitò nel ruolo di Spartaco, capo della rivoluzione degli schiavi nel I secolo a.C. in Spartacus, sempre di Kubrick. Furono i suoi due ruoli più importanti, a cui fece però seguire tanti altri film, dai western come Sfida all’Ok Corral ai film di avventura come 20.000 leghe sotto i mari. Recitò ancora con una certa frequenza per tutti gli anni Sessanta e Settanta, pur senza ottenere la fama e i riconoscimenti dei decenni precedenti. Suo figlio Michael, avuto nel 1944 con l’attrice britannica Diana Dill, è stato un attore altrettanto famoso, vincitore di due premi Oscar.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:11 Febbraio 2020
- Categoria dell'articolo:Spettacolo