Di Alessandro Duca. Tutti vorremmo che le cose belle non finissero mai; una vacanza, un amore o un periodo particolarmente bello della nostra vita; eppure finiscono, a volte improvvisamente, altre in modo più graduale.
Quando si parla di grandi campioni poi il discorso si complica, poiché dopo aver assistito ad anni e anni di “gesta” quasi eroiche potemmo dire, si fatica a credere che un domani tutto cesserà.
Nel caso di Valentino Rossi gli allarmi c’erano già stati e le “gesta eroiche” precedentemente citate, avevano iniziato a scarseggiare sempre di più.
Eppure nessuno si sarebbe mai aspettato la notizia: Rossi fuori dalla Yamaha ufficiale, costretto a dirottare nella (pur competitiva) squadra satellite della casa nipponica, per far posto a due giovani come Vinales e Quartararo.
Certo questo avverrà nel 2021, quindi con ancora tutto il 2020 da correre, ma ciò manda inevitabilmente un segnale, per certi versi giusto, ovvero quello di fare posto ai giovani; come lo stesso pilota emiliano ha dichiarato, rispetta la scelta della Yamaha e afferma che i rapporti tra lui e il team sono ottimi e privi di tensione; dopotutto Rossi stesso dichiarò che il 2020 sarebbe stato un anno da dento o fuori, anno che, se privo di risultati, avrebbe potuto anche decretare la fine della carriera.
Insomma una situazione che per certi versi può apparire complicata ma, tutto sommato tranquilla.
A rompere il velo della tranquillità però sono le solite chiacchiere da bar, che asseriscono un comportamento della Yamaha scorretto, vedendo così il campione italiano “scaricato” dal suo team, poiché non più competitivo. Tutto vero. Ma voi cosa fareste al posto della Yamaha? Terreste un grande pilota amato da tutti, ma non più grado di portare nessuno o scarsi risultati (con annesse storte di naso degli sponsor), o puntereste su due nuove stelle in ascesa come Quartararo e Vinales, tra l’altro già autori di grandi prestazioni?
La risposta è ovviamente tutta testa e poco cuore, poiché vedere il numero 46 danzare in pista ci emoziona sempre, ma la scelta della Yamaha è più che giustificata.
Al di là dei preamboli di inizio stagione a parlare sarà sempre e solo la pista e sia che questo sarà l’ultimo anno o no, godiamoci le prestazioni di Vale, augurandoci di vederlo ancora sul podio sorridente e divertito e, se quest’anno sarà roseo per lui chissà….
Valentino ultimo atto. O forse no?