Di Sara Condrò. L’1 luglio 2019 l’AS Roma annuncia l’ennesimo cambiamento dopo una stagione disastrosa: l’arrivo di un nuovo direttore sportivo. Non era compito facile accettare questo incarico in un periodo in cui la Roma era una squadra malata, divisa e in lotta con la società stessa. L’uomo che ha accettato l’incarico di far ripartire questo club da zero si chiama Gianluca Petrachi, e viene dal Torino. Il nuovo ds si è reso conto da subito della difficoltà di una piazza come Roma e immediatamente ha cercato di rimediare alle grosse cessioni del mercato estivo, che comprendevano titolari importanti per la squadra fino ad allora. Lavoro ben svolto perché in risposta all’uscita di ben 20 giocatori ne entrano 14, almeno 6 dei quali rivestono il ruolo di titolari, diventati ormai difficilmente sostituibili. Nel mercato di metà stagione sono state poche le mosse fattibili vista la situazione del cambio di proprietà in corso. Ad accentuare ancor di più l’esattezza delle scelte di Petrachi è il fatto che esse si conciliano perfettamente col gioco in campo di Fonseca, anche lui arrivato alla fine della scorsa stagione per prendere in mano la squadra. Nonostante nella prima parte di stagione la squadra sembrava aver dato ottimi risultati considerati le novità e gli infortuni, l’ex Torino non si tira indietro nei momenti di difficoltà. Dall’inizio del 2020 infatti la Roma ha portato a casa solo una vittoria e qualche altro punto, allontanandosi dalla zona Champions. Il ds ha però parlato lo stesso ai microfoni, confermando la difficoltà del club ma sostenendo che si sta lavorando sodo per rialzarsi.
Il nuovo ds della squadra giallorossa è dunque un uomo che ci mette sempre la faccia, uno che non si tira indietro in nessun momento. Il suo carattere lo si può evincere da ogni singola conferenza stampa in quanto mette sempre in chiaro ogni situazione, senza giri di parole, in maniera schietta e diretta. Capisce le esigenze del suo club e non perché gli vengano riferite: è stato sempre presente durante tutte le partite casalinghe e in trasferta, e non ha mai dato alibi ai momenti ‘no’ della squadra. Gianluca Petrachi è quindi una persona attaccata al club che ci tiene a far bene il suo lavoro, nonostante spesso le risorse a disposizione non siano molte.
Come egli stesso ha dichiarato in un’intervista, la Roma di quest’anno è una squadra giovane che è ripartita da zero e bisogna dare ai giocatori il tempo di conoscersi. Alla luce delle tante novità e dei tanti infortuni, riuscirà la “nuova Roma” a riconquistare il posto in Champions mancato lo scorso anno?
Calcio: la Roma di Petrachi