Alessio Rotondo
La legge Bonafede sulla prescrizione rischia di far crollare il governo Conte-bis. Terminati i litigi della campagna elettorale tra le varie fazioni politiche, il governo giallo-rosso è tornato a mostrare la sua vera natura, instabilità ed incoerenza.Nata per riformare i tempi della giustizia, la legge Bonafede prevede il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio penale. Diverse le opinioni del parlamento, ma Matteo Renzi, leader di instabilità ha utilizzato questo finto disaccordo per ribadire la sua importanza per la tenuta del governo. Al Matteo di Firenze ha risposto subito l’avvocato del popolo ribadendo che, chi tiene all’unità del Paese deve essere in linea con le scelte del governo.
Battibecchi infiniti, quasi ripetitivi che bloccano l’Italia in una stasi economica e sociale. Si litiga si tutto, senza dare una visione al paese. L’Italia non riesce più a sognare un suo futuro, non riesce più ad immaginare il proprio futuro come un traguardo roseo da raggiungere. Si rimane impantanati su litigi continui, inseguendo purtroppo, solo il consenso elettorale. La legge sulla prescrizione, bella o brutta che sia, deve essere una tematica delicata da trattare per il bene dei cittadini e dei magistrati che amministrano la giustizia. Le discussioni politiche hanno disincantato i giovani, non ci si ispira più a nessun politico. La parola politica ha abbandonato l’immagine di futuro. Le nuove generazioni non si ritrovano più a discutere di riforme della giustizia o di problemi del paese.Dopo aver unito due partiti apparentemente agli antipodi per isolare l’avanzata della destra in Italia, i membri del governo non sono d’accordo pressoché sul nulla. Come se non bastassero le diverse opinioni sui vari aspetti politici, alla poco stabilità del governo si inserisce il nuovo partito Italia Viva di Matteo Renzi. L’unico partito di maggioranza a bloccare la legge sulla prescrizione, facendo saltare il banco, è proprio lui, l’instancabile Renzi.
Ricominciare a parlare di problemi e non di poltrone, proseguire il cammino della politica sana, è l’unica riforma che l’azienda Italia chiede di approvare.