Di Fabiana Donato. L’uguaglianza di genere, zoppicando, ogni tanto si concretizza. Assorbenti e prodotti igienici femminili, non sono beni di lusso: ma essenziali. Meglio tardi che mai, l’importante è prendere provvedimenti, che stupiscono, anche su ciò che in realtà dovrebbe essere normalità. Quando l’ignoranza fa un passo indietro e la civiltà avanza: il Parlamento Scozzese dà il primo via libera alla legge che se verrà approvata permetterà di distribuire assorbenti gratis.
Le mestruazioni sono un tabù. Anche se, per capire che gli assorbenti e i prodotti igienici femminili non sono un bene di lusso, non ci voleva molto. Soprattutto, per decidere di adottare un provvedimento utile alla società, non ci voleva un uomo. Lotte e dibattiti costanti, hanno dato voce all’uguaglianza di genere. E questo è stato dimostrato dai fatti dello scorso 25 Febbraio 2020 svoltisi nel Parlamento scozzese. La prima firmataria del disegno di legge è Monica Lennon, che durante il dibattito ha detto che il via libera sarebbe un passo importante per normalizzare le mestruazioni in Scozia, e per dimostrare quanto seriamente il Parlamento consideri l’uguaglianza di genere. Allo stesso modo la collega Alison Johnstone ha protestato sul fatto che ancora nel 2020 la carta igienica è vista come una necessita, mentre i prodotti per le mestruazioni non sono considerati tali, confermando che questa è solo una discriminazione per una funzione corporea naturale. Il risultato è che la Scozia vuole distribuire gratuitamente prodotti sanitari femminili nei luoghi pubblici, come centri ricreativi e farmacie, quando già nel 2018 era stata approvata la legge che ha reso gli assorbenti gratuiti nelle università e scuole. Inizialmente, una parte dei Parlamentari sembrava contraria alla legge a causa della poca chiarezza su come fornire questo servizio, alla fine il Period Products Scotland Bill ha passato la prima fase con 112 voti a favore. Nessuno contro e una sola astensione. Adesso si procederà alla seconda fase, dove i parlamentari potranno proporre emendamenti.
Non è un semplice primato, ma un cambiamento culturale. Una rivoluzione che potrebbe essere da esempio per gli altri Paesi che vergognosamente portano avanti discriminazioni di genere. Soprattutto l’Italia, la quale li tassa al 22%, diminuendola a Dicembre del 5% per gli assorbenti compostabili, ovvero quelli ecologici e le coppette di cui usufruiscono una bassa percentuale di donne. Le scarpe si scelgono, mentre le mestruazioni arrivano, non sono una preferenza. Adottare questo provvedimento significherebbe dare una spinta ad un sistema che discrimina, svantaggia e mortifica, per il semplice motivo di esser donna.