Di Giuseppe Capano. Sembra non fare più notizia, ma la situazione ambientale della provincia di Foggia resta drammatica e si scontra ripetutamente contro l’indifferenza generale che vuole celare tutto questo. Dalle zone garganiche fino alla Capitanata, la “nuova terra dei fuochi” (come è stata ribattezzata), evidenzia la mano della criminalità, che attraverso il business dei rifiuti ha fatturato in maniera illecita ingenti guadagni. Diverse famiglie molto temute nel panorama locale, continuano a fare la voce grossa mangiandosi quel che resta della dignità delle persone. Pertanto, una delle zone più ricche a livello agricolo, corre il serio pericolo di scomparire proprio a causa dei numerosi abusi commessi sui terreni e sulle coltivazioni.
A distanza di pochi giorni la storia si ripete, questa volta a farne i conti è la cittadina di Lucera costretta per anni a respirare aria viziata. Un giro importante, che attraverso la famiglia Montagano strutturava diversi sotterfugi riuscendo a garantire agli indaganti l’impunità. Nello specifico, questi rifiuti venivano catalogati come compost (fertilizzante organico con una buona dose di elementi nutritivi) e successivamente smaltiti in maniera illecita nei terreni della Capitanata. Gli stessi inquirenti, hanno fatto emergere le irregolarità nelle procedure di smaltimento dei rifiuti, che attraverso una falsa documentazione venivano messi in vendita come fertilizzante. Ovviamente, gli indagati pur di preservare la loro persona hanno cercato in tutti i modi di impedire l’attività di vigilanza dell’aria censurando qualsiasi forma di protesta dei cittadini. Il quadro degli inquirenti è chiaro ed ha disposto la confisca di 255 terreni agricoli, 48 immobili tra cui diversi edifici aziendali oltre al sequestro dei mezzi di trasporto per evidenti danni ambientali. Al momento il Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria di Bari, ha provveduto nel disporre a sette persone gli arresti domiciliari e ad altre nove l’obbligo di dimora.
Un’ennesima triste vicenda che fa sprofondare ulteriormente nel baratro una terra difficile, lasciata sola da tutto e da tutti. La speranza sembra svanire ma ci si auspica un futuro migliore per i cittadini del foggiano.
Ambiente: la Foggia che puzza