Di Ilaria Cerbino. Siamo sopravvissuti ad una bomba in ospedale, una sparatoria, un incidente areo e all’uscita dei personaggi più amati della serie, ma arrivati ormai alla sedicesima stagione Grey’s Anatomy ha esaurito tutte le carte a suo favore.
Creata e ideata da Shonda Rimes, inizialmente lanciata come una serie in midseason, ha fin da subito attirato il pubblico.

C’è un motivo se Grey’s Anatomy è il medical drama più seguito degli ultimi anni, deve sicuramente il suo successo ai suoi fan, che fin dalla prima stagione si sono affezionate ai personaggi e alle storie raccontate. Arrivate alla sedicesima stagione, Shonda ha consumato tutte le idee più creative, dalle più realistiche alle più surreali. Ma superato un certo numero di sceneggiature bisogna saper dire basta.
La serie è stata rinnovata ancora per due anni, ma sembra non arrivare mai alla fine. Gli sceneggiatori non sanno ancora dare un finale ad una delle serie più amate di sempre. Ed è un vero peccato perché così non rimarrà un bel ricordo, ma rimarrà solo una serie tv che non ha saputo capire qual era il momento giusto per uscire di scena in maniera dignitosa.
Grey’s Anatomy merita un finale con i fiocchi, ma Shonda Rimes non sa ancora dire “Basta”.

Dal 2005 abbiamo accompagnato Meredith in tutta la sua specializzazione in chirurgia, l’abbiamo vista diventare un ottimo medico, assistita in tutte le sue operazioni, l’abbiamo vista sposarsi, affrontare situazioni assurde come mettere la mano in un paziente con una bomba in corpo.

L’unica serie Tv dove sono deceduti più medici che pazienti, anche nel modo più cruento possibile ed immaginabile. I fan non hanno ancora mandato giù la morte di Mark e Lexie nell’incidente areo, sono state fatte addirittura suppliche e petizioni per convincere Shonda a riscrivere la sceneggiatura.

Persino il pubblico dà segnali di sfinimento: “la quindicesima stagione è stata vista negli Usa da 6,8 milioni di americani, un numero piuttosto basso per la serie, che è scesa di altri due milioni rispetto all’anno scorso”.
Nel corso della serie molti degli attori protagonisti hanno abbandonato in corsa: a partire dal personaggio di Izzie Stevens, Derek Shepherd e Cristina Yang, le più difficili da digerire e per ultimo, Alex Karev.

Alcuni di questi attori hanno avuto la grazia di uscire di scena in maniera dignitosa, altri non hanno avuto la stessa fortuna.
Quante altre calamità, o tragedie che siano almeno credibili posso accadere in quel ospedale? Quanti altri triangoli amorosi si possono inventare? E quanti tentativi ci vogliono prima di capire che nessuno potrà mai sostituire Derek?
Nel corso delle sue stagioni ci ha regalato momenti incredibili e ha trattato temi sempre attuali: come la lotta che le donne devono affrontare ogni giorno per l’uguaglianza sul posto di lavoro, le molestie sessuali, le violenze, i sacrifici che si fanno per costruirsi una carriera, ha portato anche speranza, amicizia e il non arrendersi mai davanti un ostacolo, anche quando sembra impossibile superarlo.

Ci ha fatto, e continua, scendere qualche lacrima, non sono mancati i momenti shock e le risate. Non ci spaventa più niente, ci siamo fatti una corazza dura e ameremmo Grey’s Anatomy sempre e comunque.
Ma Shonda è diventata ormai troppo prevedibile, i suoi schemi li conosciamo, non ci sorprende più nulla ormai.
Dopo 15 anni nei “camici” della dottoressa Meredith Grey, Ellen Pompeo ha ammesso anche lei: «Sento che abbiamo raccontato la maggior parte delle storie che avremmo potuto raccontare».

Più continua ad andare avanti più si perde il vero Grey’s Anatomy, quello delle lettere d’amore in ascensore, di promesse scritte su un post-it, della “mia persona”.
La giostra non smette mai di girare, ma arrivati a questo punto è ora di spegnere le luci.