Di Alessandro Gibertini.“Stavolta l’Europa che conta parla italiano. Non è abituata e, per questo, si può anche sbagliare ogni tanto”.
Questa metafora sottolinea una grande performance da parte di Juventus, Lazio e Atalanta, le quali si portano a casa delle belle vittorie rispettivamente con Dinamo Kiev, Borussia Dortmund e Midtjylland, ma nasconde anche un po’di rammarico per la Milano nerazzurra che è riuscita solamente a guadagnare un punto, anche sofferto, dato che il pareggio è arrivato negli ultimi minuti, contro il M’Gladbach.
La Champions League ricomincia da dove ci ha lasciato, senza il brivido del pubblico, all’ insegna del Covid-19. Però questo non significa che la competizione sia noiosa, anzi si susseguono colpi di scena l’uno dopo l’altro. Le squadre più forti e i fenomeni ci sono ancora. Lo spettacolo, quindi, si divide tra i tifosi a casa ed il campo.
Il dato più sconvolgente di questa prima giornata della fase a gironi è sicuramente il numero di gol totali segnati: ben 49 in 16 partite, una media da capogiro (3 gol circa/partita)! Il match più incisivo è sicuramente Barcellona-Ferencvarosi che termina 5 a 1 per i Blaugrana. La squadra ungherese in questione ha una bella storia. A parte aver vinto per 31 volte il suo campionato, la squadra di Budapest ha in bacheca una Coppa delle Fiere, vinta contro la Juventus nella stagione 1964-1965. Arriva in Champions, per la prima volta, nell’annata 1995-1996. La sua seconda volta è questa, di certo non iniziata nel migliore dei modi.
Chelsea-Siviglia è completamente l’opposto, finisce 0 a 0 il “derby” tra le due vincenti delle due Europa League passate. Ci si aspettava molto di più.
Che sorpresa nel gruppo della Lazio: il Club Brugge batte di misura lo Zenit fuori casa. Il team belga è la prossima avversaria delle aquile. Attenzione a non sottovalutarlo.
Di risultati imprevedibili è pieno: Il PSG viene travolto dai Red Devils dello United al “Parc Des Princes”; il Bayern Monaco surclassa l’Atletico del “Cholo” Simeone per 4 a 0, tutto davvero troppo facile per i bavaresi; l’Olympiacos supera di una misura il Marsiglia; il Real perde incredibilmente in casa per 2 a 3 contro gli ucraini dello Shakhtar, nonostante un tentativo di rimonta finale cancellata dal VAR.
Una partita degna di nota è quella tra Ajax e Liverpool che finisce 0 a 1 per colpa di un autogol molto sfortunato. Nonostante il risultato sia così “poco esagerato”, le due squadre si sono affrontate a viso aperto e hanno creato molte occasioni.
I tabellini degli altri match segnano un pareggio tra Rennes e Krasnodar unito a quello tra Salisburgo e Lokomotiv Mosca e una vittoria del Lipsia sui turchi del Basaksehir unita a quella del City sul Porto, con un po’ di difficoltà iniziale.
Tutto questo non è nulla in confronto alla “potenza” italiana manifestata. La Juve è la Juve, con un nuovo allenatore che all’esordio può sorridere insieme a Morata, entrambi al centro di critiche. L’ Atalanta è la solita macchina insaziabile ed irrefrenabile di gol. La Lazio torna in Champions dopo 13 anni ed esordisce così, in maniera devastante, dirompente. A questa favola se ne aggiunge un’altra: il gol all’esordio di Akpa Akpro, giocatore che fino all’anno scorso giocava alla Salernitana. L’intero sistema biancoceleste può sorridere, soprattutto Inzaghi e la Scarpa D’oro Immobile. Entrambi hanno avuto una rivincita. L’unica sbavatura è quella dell’Inter che, comunque, è riuscito a pareggiare con un cuore che solo una squadra italiana può avere. Le emozioni sono appena iniziate.