Di Giacomo De Santis. La partita di ieri sera non è una vittoria a tutti gli effetti. La Roma di Fonseca si presenta nella prima partita stagionale di Europa League sul campo degli svizzeri con nove undicesimi completamente diversi rispetto alla partita contro il Benevento, e soprattutto proponendone alcuni alla prima presenza stagionale o con alle spalle pochi scampoli di partita.
La difesa balla fin dai primi minuti, complice l’inesperienza del reparto dei 3 dietro a giocare insieme, dal centrocampo arrivano pochi spunti e poca fantasia, e in attacco la situazione non migliora, nel primo tempo la squadra è sterile; zero tiri nei primi 45.
La situazione cambia solamente all’ingresso in campo delle prime linee, partendo da Spinazzola che dà vivacità al gioco e i cambi radicali apportati con l’ingresso di Dzeko, autore dell’apertura per il compagno Peres che ha portato al suo gol, e di Mkhitaryan, che si dimostra ancora uno degli imprescindibili della squadra fornendo l’assist per il compagno albanese, unica nota positiva del difensore.
Quello che emerge di buono dal match è poco, uniche note positive, il portiere Pau Lopez che si dimostra pronto reattivo e affidabile, e Carles Perez, un potenziale crack che può spaccare la partita da un momento all’altro, al contrario quello che è evidente è che in questo momento esiste una Roma A, ma nessuna Roma B pronta nel momento del bisogno.