Di Simone Ferri. Il panorama della musica italiana è stato scosso da un vero e proprio temporale chiamato Aiello, che si è dimostrato non essere solo un fulmine di passaggio.
Il cantautore calabrese ha creato un giusto mix tra indie e pop; la contaminazione di generi infatti, è la sua unica firma, che costituisce il suo stile.
La sua qualità migliore è quella di non crogiolarsi nel dolore di una relazione giunta al capolinea, ma quella di rinascere sempre e comunque. Trovare la voglia di scappare e cercare una nuova luce che possa illuminargli il cammino.
Ha la capacità di mischiare tutto in modo potente ed empatico. Parole dirette, schiette, mai scontate, che arrivano dritte al petto e al cuore.
Il suo punto di forza è sicuramente la scrittura, particolare e contemporanea, che riesce a catturare l’interesse delle persone perché racconta realtà quotidiane, vere e senza filtri, soprattutto dal punto di vista amoroso.
Possiede un linguaggio chiaro e asciutto e affila le proprie parole incanalandole in pezzi sempre molto nitidi, nei quali spicca anche un pizzico di fantasia.
La sua poetica, elegante e sincera, è ricca di visibilità ed esalta le sue splendide doti canore. Aiello gode di una voce molto raffinata: un acuto graffiato bello da ascoltare, che si intona perfettamente con i suoi brani, accompagnati anche dalle note delicate del pianoforte a fargli da cornice.
Fa uso di vocaboli sinceri, ponderati ed evocativi poiché concepisce la musica come terapia; cantare d’amore fa bene, è necessario. I suoi pezzi più rilevanti sono “Arsenico”, e “La Mia Ultima Storia”.
L’artista traccia un filo, segue una linea continua dei suoi sentimenti.
I risultati ottenuti evidenziano che l’amore avvelena ma non uccide; riaffiorano ricordi dal sapore dolceamaro, impossibili da dimenticare.
Il suo ultimo brano si chiama “Che Canzone Siamo”, una vera e propria confessione rivelatrice, perché guardandosi allo specchio si accorge che il peggio è passato. È pronto a ripartire per scorgere nuovi orizzonti.
A livello umano, il messaggio che l’artista vuole lanciare è del tutto positivo, incoraggiante e rassicurante. Non bisogna mai lasciarsi trasportare dalla malinconia e dalla tristezza, ma bensì attrarre a sé ventate di ottimismo!