Di Alessandro Cammareri. La Lazio batte 3-1 lo Zenit con una prestazione di altissimo livello che porta la squadra biancoceleste ad un solo punto dalla qualificazione agli ottavi di finale di Champions League.
Reina 6: Non può nulla sul gol di Dzyuba, bravo come al solito da dietro ad impostare con i piedi attento e sicuro ogni qualvolta viene chiamato in causa.
Patric 6: Buona gara de centrale spagnolo che fornisce una prestazione pulita e senza sbavature, si disimpegna bene in fase di chiusura. (Dal 60’ Luiz Felipe 6: Ritorno importante per la retroguardia biancoceleste, mette minuti nelle gambe e aiuta i compagni a blindare il risultato).
Hoedt 6,5: Nella sfida tra giganti con Dzyuba si fa va valere lottando su ogni pallone giocando una partita di personalità e autorevolezza.
Acerbi 6: Poco attento in marcatura sul gol di Dzyuba a cui comunque va il merito di aver fatto una giocata d’alto livello, sempre nel vivo della manovra offensiva con le sue solite sgroppate sulla fascia sinistra che lo portano spesso nei pressi dell’area di rigore.
Lazzari 6: Tanta corsa ma poca lucidità sia nelle giocate che davanti alla porta dove nel primo tempo si mangia un gol già fatto, buona nella ripresa l’azione che successivamente porta al rigore di Immobile (Dal 68’ Fares sv -).
Parolo 7,5: Bellissima la rasoiata dalla distanza che sublima una prestazione di qualità e sostanza (Dal 60’ Akpa-Akpro 6: Presenza fissa ormai a partita in corso per la formazione di Inzaghi, solita mezz’ora di grinta e sacrificio che lo portano spesso a vincere i duelli con gli avversari).
Lucas Leiva 7: Sua l’imbeccata per la perla dalla distanza di Immobile, una partita da vero e proprio metronomo in mezzo al campo con una qualità eccelsa nei passaggi che rende fluida la manovra biancoceleste (Dal 68’ Cataldi 6: Utile come sempre, bravo nella gestione dei possessi e nel fare filtro a centrocampo
Luis Alberto 6,5: Manca più volte l’appuntamento con il gol partita comunque brillante soprattutto quando palla al piede ha la possibilità di sfoggiare tutto il suo repertorio regalando un paio di giocate sopraffine.
Marusic 6,5: Dei due esterni è quello che si disimpegna meglio soprattutto in fase difensiva dove più volte è chiamato a ripiegare per dare una mano in difesa.
Correa 7: Un pericolo costante per la difesa avversaria con le sue serpentine e le giocate negli spazi stretti, va vicino al gol di testa ma spreca malamente.
Immobile 8: Tornato più forte e carico che mai, timbra per primo il cartellino con un sassata che si stampa sotto l’incrocio dei pali nel secondo tempo si procura il rigore e lo calcia con estrema precisione. Arretra spesso nei minuti finali per non fare mancare il suo apporto anche in fase difensiva, insomma prestazione da vero leader che testimonia il suo ritorno ad alti livelli. (Dall’81’ Muriqi 5,5: Sfiora il gol nel finale ma è bravo a Kerzhakov ad opporsi).
Inzaghi 7: La sua Lazio è devastante macina gioco e palle da gol dimostrando una solidità di squadra che in un momento non facile per via delle vicende extracampo da ampio merito al suo lavoro anche sotto l’aspetto umano. Alta la qualità del gioco esaltato dalle qualità dei suoi interpreti, ora alla sua Lazio manca un solo punto per regalarsi dopo tanti anni l’accesso agli ottavi di finale.
Kerzakhov 6: Compie due ottimi interventi su Lazzari e Muriqi, poteva seguire meglio la traiettoria sul tiro di Parolo ma probabilmente non ci sarebbe arrivato comunque.
Lovren 5: Serata non particolarmente brillante per il centrale croato, lento e prevedibile in difesa.
Rakitskyi 5,5: Troppo irruento e falloso nei contrasti spesso in ritardo negli anticipi.
Zhirkov 6: Non si fa vedere quasi mai in avanti ma buona prova in difesa dove spesso è lui a guidare e a scuotere i suoi compagni.
Malcolm 5,5: Si fa vedere spesso al limite dell’area con un paio di buone giocate ma che non portano a nulla di concreto.
Kuzyaev 5: La sua corsia è presa d’assalto dalla squadra biancoceleste che spesso spinge e crea non pochi pericoli dalle sue parti.
Barrios 4,5: È suo il fallo ingenuo su Immobile che porta al rigore del 3-1, prestazione negativa per un giocatore sembrato un pesce fuor d’acqua nella squadra russa (Dal 59’ Driussi 5,5: Tenta un paio di conclusioni ma non inquadrano la porta).
Douglas Santos 5: Non tiene bene la posizione e spesso la Lazio si ritrova libera di ripartire in campo aperto, la sua partita dura poiché è costretto ad uscire nel primo tempo per un problema muscolare. (Dal 37’ Sutormin 5: Si vede poco e non riesce ad essere propositivo).
Mostovoy 5,5: Qualche buona giocata ma è poco reattivo nel momento in cui viene chiamato in causa dai suoi compagni. (Dal 59’ Musaev 5: Un paio di discese che si tramutano in un nulla di fatto).
Dzyuba 7,5: Lo Zenit è praticamente dipendente dalle sue giocate, tutte le palle in avanti che siano verticalizzazioni o sponde sono per lui che da grande attaccante tramuta in occasioni pericolosi o in gol come sulla magia che compie nell’azione del 2-1.
Erokhin 4,5: Sfrutta non al meglio i pochi palloni che gli arrivano non si rende mai pericoloso e spesso sparisce completamente dal campo. (Dal 74’ Shamkin sv -).
Semak 5,5: In emergenza schiera una formazione assai rimaneggiata, al livello tattico la sua squadra lascia troppi spazi in campo aperto alla Lazio che spesso si ritrova in situazione di superiorità numerica soprattutto in contropiede e dal punto di vista offensivo non crea alcun pericolo alla retroguardia laziale se non con qualche lampo del solito Dzyuba. Ora per la sua squadra la strada si fa in salita e ormai non gli rimane che sperare di riuscire a raggiungere almeno il terzo posto per giocarsi l’Europa League.