Di Alessandro Cammareri. Reina 6 – Incolpevole sulle reti del Verona, è bravo a chiudere su Zaccagni in uscita e mantenere in partita i suoi, nel primo tempo.Parolo 6 – Schierato a sorpresa nel terzetto difensivo, ci mette esperienza giocando una partita da difensore, attento e bloccato sulla linea.
Acerbi 6 – Dopo 927 minuti il difensore biancoceleste deve interrompere il suo record e abbandonare il campo arrendendosi ad un problema fisico.
Hoedt 6 – Prende il posto del leader difensivo e non commette sbavature. Non ha le uscite palla al piede di Acerbi, ma non sfigura.
Radu 5 – Con esperienza e intelligenza gestisce la zona di competenza, ma viene tradito da un eccesso di fiducia e da un retropassaggio corto che spalanca le porte al raddoppio del Verona.
Lazzari 6 – Nel primo tempo è il più propositivo dei suoi, ma proprio sul finale batte Reina con un intervento maldestro, che regala il vantaggio al Verona. Si riscatta nella ripresa con l’assist del 1-1.
Fares sv. Una manciata di minuti e un giallo per fallo tattico.
Milinkovic 5,5 – Gioca 90 minuti con Lovato cucito addosso e fatica a trovare spazio. Senza Luis Alberto deve prendersi il centrocampo sulle spalle, ma trova solo qualche giocata e un colpo di testa centrale.
Leiva 6 – Poco più di un’ora per l’equilibratore biancoceleste, che lotta con tutte le sue forze e la sua esperienza contro l’aggressività del pressing avversario.
Escalante 6 – Inserito quando Leiva finisce la benzina, per continuare a svolgere il ruolo di frangiflutti davanti alla difesa.
Akpa Akpro 5 – Ha caratteristiche diverse da Luis Alberto, ma la fisicità degli avversari è superiore alla sua, e lui finisce per sparire. Ha anche una buona occasione ma la spreca malamente.
Pereira sv. Impensierisce Silvestri dalla distanza.
Marusic 5,5 – Perde il duello sulla corsia contro Faraoni, faticando a limitarlo e non riuscendo quasi mai ad impensierirlo in proiezione offensiva.
Caicedo 6,5 – Dopo un primo tempo complicato e con pochi palloni giocabili, ha il merito di siglare il goal del momentaneo pari con una girata molto simile a quella messa in mostra con la Juventus.
Correa 5,5 – Il suo ingresso non cambia la partita, con il Verona che riesce a limitarlo impedendogli di trovare lo spazio necessario per trovare la giocata.
Immobile 5,5 – Si allarga e si sbatte girando attorno a Caicedo, ma perde di pericolosità sia per la fatica che per l’ottima marcatura dei difensori avversari.
Inzaghi 5: Sbaglia completamente l’impostazione della partita, toglie Caicedo forse nel momento più importante e non riesce a trovare le contromisure per arginare l’Hellas nel corso della partita.
Silvestri 6,5 – Non deve compiere grandi parate per 80 minuti, poi si fa trovare pronto sul colpo di testa di Milinkovic e si supera sul destro di Pereira nel finale di gara.
Lovato 6,5 – È una delle mosse ad hoc studiate da Juric. A lui chiede di attaccarsi a francobollo a Milinkovic e lui non lo lascia mai solo, rincorrendolo per tutto il campo.
Magnani 6,5 – Ordinato e puntuale in marcatura e nel piazzamento. Limita Immobile costringendolo a girare al largo, e mirandolo nei tentativi verso la porta.
Dawidowicz 5,5 – Meriterebbe la sufficienza, ma la leggera marcatura che consente a Caicedo di prendersi lo spazio per l’1-1 gli costa mezzo voto.
Faraoni 6,5 – Uomo prezioso in entrambe le aree di rigore. Nella sua prova a prenderle tutte opponendosi ai tentativi avversari, nell’altra è sempre pericoloso con i suoi cross.
Veloso 6 – Il suo mancino e i suoi tempi di gioco sono sempre utili, soprattutto per sbrogliare le situazioni più difficili sulla trequarti difensiva in uscita dal pressing laziale.
Tameze 7 – La vera mossa a sorpresa del Verona. Gioca da falso nueve con qualità e quantità, e trova anche il goal prima di abbandonare il campo. È lui il jolly di Juric per scardinare la difesa biancoceleste.
Favilli 6 – Prende il posto di Tameze subito dopo il goal, per dare maggiore fisicità e offrire la possibilità di lanciare lungo e tenere palla.
Dimarco 6 – Meno propositivo del solito, ma ha il grande merito di colpire al volo il pallone che Lazzari spinge maldestramente nella sua porta.
Barak 6 – Nel primo tempo perde un pallone velenoso, che Immobile non riesce a sfruttare. Poi si riprende e cresce di livello, offrendo una buona prestazione tra mediana e trequarti.
Zaccagni 6,5 – Partita di grande sacrificio tattico e meno brillante in zona goal. Ha comunque la chance di mettere a segno il terzo goal consecutivo, ma Reina gli chiude la porta. Bravissimo in chiusura su Akpa Akpro.
Lazovic sv.
Salcedo 6,5 – Schierato a sorpresa, ripaga la fiducia del suo tecnico con tanta corsa e grande pressing. Proprio con l’utilizzo di queste doti, induce Radu all’errore che regala il goal del 1-2.
Colley 5,5 – Entra per dare fiato a Salcedo, ma non riesce a sfruttare la sua rapidità e si nota solo per un ammonizione.
Juric 7: Nonostante le tante cessioni di questa estate l’impronta di gioco è sempre la stessa, il suo gioca a viso aperto e senza timore anche contro le grandi squadre, merito a lui di aver creato questo gruppo così unito e le prestazione di ieri sera ne è una ennesima conferma.