Di Emanuele Mignone. Le promesse fatte agli Italiani per le feste natalizie sono state presto dimenticate da un governo che non sa decidere, che smentisce se stesso per le decisioni prese. Sicuramente almeno ognuno di noi una volta, ha sentito la frase: “l’epifania che tutte le feste porta via”, e in questo disastroso 2020 le festività del Natale sembrano già essere state “portate via” dalle parole del presidente Conte e dei ministri Speranza e Boccia.
È passato ormai oltre un anno da quando è stato scoperto il virus Covid-19 e da quel momento abbiamo continuamente ricevuto messaggi di ottimismo volti a mitigare il morale dei cittadini. Tanto è stato promesso e altrettanto è stato negato. Costantemente veniamo persuasi dalle proposte di un governo di belle parole ma di pochi fatti. Ci era stato assicurato che le misure prese per contrastare la seconda ondata del virus sarebbero state sufficienti a garantire il normale svolgimento delle festività Natalizie con i nostri cari, ma così non è stato. L’esecutivo si è invece preoccupato di incentivare lo shopping di Natale iniziative come lotterie premio per l’acquisto tramite carta nei negozi fisici che hanno motivato i cittadini ad assaltare le vie del commercio creando assembramenti di persone alla ricerca dei regali Natalizi. Con l’ultimo di una serie innumerabile di DPCM il nostro premier Conte ha rovinato i piani di sessanta milioni di Italiani che avevano l’aspirazione di trascorrere in compagnia dei loro cari queste feste tanto desiderate.
È logico pensare che può essere rischioso per l’incolumità pubblica favorire l’avvicinamento dei cittadini in ambienti ad alta probabilità di contagio, per questo dalla politica è stata scelta la linea della prudenza. Ma bisogna anche ragionare all’immagine che il governo dà di se e il modo in cui lentamente sta perdendo consensi da parte del popolo. Gli italiani sono stanchi di affrontare questo virus guidato da un’amministrazione indecisa che predica con amaro entusiasmo in una situazione tutt’altro che rosea.