Di Ludovica Lamboglia
LAZIO
Reina 6+: Incolpevole nei gol subiti su corner: a peccare è sempre stata la difesa biancoceleste. Bravo nel controllare il pallone in uscita e anche sul calcio potente di Leao. Miracoloso sulla giocata pazzesca di Theo.
Patric 5: Commette un errore gravissimo: in ritardo entra in scivolata sulla tibia di Rebić che ha poi portato al rigore trasformato in 2-0 per la squadra di Pioli.
Dall’88’ Hoedt: S.V.
Luiz Felipe 6: Bravo a spazzare di testa molte insidie su calci di punizione. Si fa trovare sempre nella posizione ottimale difendendo bene: anticipa in copertura e chiude in scivolata i possibili corridoi liberi. Qualche imprecisione è nei passaggi e nel suo intervento che porta al corner della vittoria rossonera.
Radu 5,5: Prova la conclusione dalla distanza che consegue la traversa, gioca sull’anticipo ma perde lo scontro con Theo lasciandosi imbambolare.
Lazzari 6-: Si mostra sempre un freccia rossa nella corsia di destra: con la sua velocità vince i duelli spingendo molto la sua squadra in profondità. Una volta arrivato al fondo sbaglia poi la precisione sui cross ai quali i compagni non riescono ad arrivare.
Milinkovic 6,5: Non si smentisce mai come assist-man; serve un sinistro di prima perfetto e permette a Immobile di siglare il pareggio. Cade un po’ nel non aver sfruttato la palla servita da Lazzari, lasciandosi sorprendere dal protagonista che ha siglato il terzo gol.
Dal 70’ Akpa Akpro 5,5: Sempre troppo ruvido negli interventi e si guadagna un altro giallo della stagione. Oltre l’ammonizione la sua presenza non influisce, potrebbe far vedere più qualità in campo.
Escalante 6: Ancora in regia dal forfait di Leiva. Recupera dei palloni importanti nella metà campo avversaria. Alle avanzate del Milan si ritrova quasi sempre scoperto dai suoi compagni. Prende un giallo per la troppa irruenza nel frenare una ripartenza rossonera.
Dal 46’ Cataldi 6,5: Molto meglio di Escalante in cabina, regala anche un bellissimo pallone a Muriqi. Nel corso del match seguono buone letture, strappa palloni importanti di cui uno permette anche la ripartenza biancoceleste.
Luis Alberto 7-: Vagante sul rigore sbagliato di Immobile, ha trovato il tap-in con un colpo di testa vincente, accorciando le distanze. Quanta qualità questa sera! Tutte le azioni sono partite dai suoi piedi, è merito suo se la Lazio è riuscita a far girare il pallone e tenere saldo il possesso. Si perde invece Hernandez sul corner finale.
Marusic 6-: Sbaglia gravemente al 10’ perdendosi Rebic da una mancata marcatura. Cerca subito dopo di rimediare sfiorando di poco il gol. Serve invece molti palloni per tap-in vincenti, ma che, non arrivano mai per l’ottima copertura della fase difensiva rossonera.
Correa 5,5: Guadagna il calcio di rigore ed esce subito dopo per aver accusato nuovamente fastidio al polpaccio. Più che una presenza è stata più un’assenza la sua: ha inciso solamente quando ha provato a beffare Donnarumma con un suo meraviglioso dribbling e velocità, poi fermato dal portiere rossonero.
Dal 32’ Muriqi 4,5: Non sfrutta con decisione e non mette potenza al tiro servito da Cataldi. Poca cattiveria sotto porta del kosovaro. Perde anche degli scontri con Kalulu.
Immobile 6,5: Pennella un bellissimo eurogol, un altro dei suoi. Gioca un ottimo dribbling pensando a Muriqi davanti la porta. Strappa anche dei palloni tra cui uno per il fantasista. Sbaglia invece sul rigore e prova alcuni tiri dalla distanza, ma Donnarumma, lo ha battuto il più delle volte.
Dall’74 Pereira: S.V.
Inzaghi (All.) 5,5: Rispetto al Milan che ha iniziato subito forte, i biancocelesti invece hanno fatto uscire la loro qualità solamente dopo i due gol presi nella prima frazione. Dominio totale della Lazio e completo controllo del pallone fino agli ultimi dieci minuti della partita. Simone ha peccato un’altra volta con i cambi facendo uscire Immobile anziché Muriqi e levando Milinkovic, mandando così la squadra in tilt.
Di Bello (Arbitro) 6+: Ammonisce i due allenatori per proteste, Inzaghi non ha tutte le colpe poiché l’arbitro non si era accorto dell’11 biancoceleste a terra: troppo tardivo nell’accorgersene e assegnare poi il penalty. Bravo nell’aver verificato dal VAR l’episodio tra Patric e Rebić prima di assegnare un penalty inesistente, in quanto, il tocco di Patric, non era stato di mano ma di bocca e che invece il rigore era netto solo perché il difensore è entrato duramente in scivolata sulla tibia di Rebic. Del resto non gli si può criticare nulla in quanto le decisioni che il direttore di gara ha preso erano giuste e in linea con gli interventi irregolari dei giocatori.
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