Di Federico Manzi. Quattro giorni dopo la serata magica che ha portato la Roma in finale di Conference League, i giallorossi cadono al Franchi contro una Fiorentina perfetta e che si rilancia prepotentemente per la zona europea. Lazio 62, Roma, Atalanta e Fiorentina a quota 59: due giornate al termine del campionato e lotta per il quinto posto più aperta che mai.
RUI PATRICIO 5.5: dopo appena dieci minuti è costretto a raccogliere il pallone in rete già due volte. Dopo questo, il nulla totale. Prova a dare la carica, ma la sua difesa è rimasta con la testa a giovedì sera.
IBANEZ 4.5: ormai i tifosi giallorossi sono abituati a vedere l’alternanza delle prestazioni del brasiliano. Ottima partita contro il Leicester, inguardabile ieri sera: impacciato, in ritardo e con l’aggravante del buco lasciato al limite dell’area di rigore per l’avanzata, e poi gol, di Bonaventura. Avanzare, mai indietreggiare.
MANCINI 4.5: sarà uscito dal Franchi con il mal di testa provocatogli dal fulmine chiamato Nico Gonzalez. Sempre in riardo e saltato come birillo dagli attaccanti avversari. Il cartellino giallo ormai non è più una sorpresa.
SMALLING 6: ci prova, ci mette cuore ed anima ma con un reparto difensivo che ieri sera passeggiava, non poteva fare altro per arginare l’avanzata viola. L’ultimo baluardo ad arrendersi, a differenza dei compagni di reparto. Cento, anzi mille, di gente come Chris.
KARSDORP 4.5: il treno instancabile in maglia 2? Ecco lasciamolo stare. Ieri sera a Firenze è sopraggiunto l’esatto opposto. Sarà la stanchezza di fine stagione, sarà che l’olandese ha finto la benzina, ma così non va. Biraghi gli chiude la porta in faccia su quella fascia ed il Var dà una mano alla viola per il rigore dell’1-0 causato proprio dal 2 in maglia giallorossa. (Dal 44’ del s.t. SPINAZZOLA S.V.: Bentornato Leo! 375 giorni fa quell’infortunio in un Europeo che, fino a quel momento, lo stava incoronando vero protagonista indiscusso. Il peggio è passato, torna a correre sulla tua fascia Spina)
ZALESWKI 5: complice anche lui, con Ibanez, della mancata copertura sul secondo gol della viola. Giocatore di talento indiscusso come intravisto nelle scorse partite, ma ieri sera lontanissimo dalla consueta zona pericolo. (Dal 20’ del s.t. EL SHAARAWY 6: gli bastono pochi secondi per portare quella scossa che serviva alla squadra giallorossa, non recepita però da Abraham e compagni. Peccato.)
VERETOUT 5: torna nuovamente in quello stadio che lo aveva reso il giocatore impressionante intravisto dalla dirigenza giallorossa. Sembrano lontanissimi quei tempi: continua, infatti, l’assenza mentale e tattica del francese mai veramente in partita.
CRISTANTE 4.5: sovrastato dall’inizio alla fine dall’entusiasmo dei giocatori di Italiano. Rischia tanto, anzi troppo e per poco non andava a finire peggio.
OLIVERIRA 5: sicuramente gioca meglio rispetto ad alcune precedenti uscite in campionato, ma il risultato non cambia. Cerca di distribuire una dose di tranquillità ad un centrocampo in palla ma niente da fare. Anche lui scarico. (Dal 1’ del s.t. ZANIOLO 5: doveva e voleva, nell’intenzione di Mourinho, essere la mossa per smuovere qualcosa nella testa e nelle gambe della squadra giallorossa ma, anche qui, tutto sbagliato. Stanco ed appannato contro una difesa viola praticamente perfetta)
PELLEGRINI 4.5: minuto venti, unico tiro e pericolo arrivato dalle parti del portiere Terracciano con una punizione del 7 giallorosso. Stanco, spento e troppi palloni persi. Un capitano dovrebbe saper rialzare la propria squadra, non affondare con lei. (Dal 30’ del s.t. PEREZ S.V: era veramente in campo gli ultimi quindici minuti di gioco? Così non è parso. Ormai lo spagnolo è diventata la mossa disperata del tecnico portoghese quando la partita non va come dovrebbe)
ABRAHAM 5: solo, troppo solo contro due giganti come Igor e Milenkovic. La stanchezza si fa sentire anche per l’inglese, in una stagione vissuta sempre in campo non avendo, in panchina, un degno sostituto. Unico sussulto il colpo di testa ad inizio ripresa, per il resto notte fonda anche per lui. (Dal 44’ del s.t. SHOMURODOV S.V.)
MOURINHO 5: ormai anche lui punta tutto sulla vittoria della Conference, l’avevamo capito già dal match dello scorso week-end contro il Bologna. L’Europa è sempre lì e nulla è ancora perduto, ma prima della finale contro il Feyenoord ci sono le ultime due di campionato, da onorare e vincere, senza sé e senza ma. Ennesima conferma, poi, che la sua è una squadra senza doppie scelte o comunque inferiori alle aspettative del mister. Quest’estate, se veramente la società giallorossa vuole tornare in Champions League, dovranno cambiare molte cose.
ARBITRO GUIDA 5: pronti, via ed è subito protagonista. Var ed ennesimo calcio di rigore assegnato contro la Roma. Questa volta più dubbio che mai. Per il resto buona gestione e conduzione di un match semplice e senza troppi episodi da revisione. Dalla prossima stagione, però, sarà necessario fare più chiarezza sull’utilizzo o meno del Var e perché, quest’anno, in alcuni casi è stato usato ed in altri no.