Di Alice Eufemi. In squadra sono sei eppure sembrano una, una sola anima per un unico obiettivo: la ginnastica ritmica.
Loro sono Alessia Maurelli, Martina Centofanti, Daniela Mogurean, Agnese Duranti, Martina Santandrea e Laura Paris ma i loro nomi passano quasi in secondo piano rispetto ai soprannomi che gli sono stati dati nel corso degli anni e che le rendono riconoscibili in tutto il mondo, infatti le sentiamo annunciare principalmente come “Farfalle”, “Leonesse” o “Guerriere”, soggetti molto differenti tra loro che insieme però racchiudono tutta l’essenza di queste ragazze.
Le vediamo eseguire i loro esercizi leggere ed eleganti come farfalle, in palestra invece spicca il loro lato guerriero poiché ogni giorno, più del precedente, lottano per il raggiungimento dell’ambita perfezione che questo sport pretende, un impegno tale da renderle, come leonesse, temibili “predatrici” per i loro avversari, ridotti a facili prede. Nella quotidianità sono sei normali ragazze che passano la maggior parte della loro vita in una palestra, luogo in cui scatena il potere di fondersi l’una con l’altra unendo le loro emozioni per il loro scopo, sostenendosi l’una con l’altra nelle sconfitte e gioendo insieme per le vittorie.
In uno sport che può sembrare solo sorrisi e brillantini, ma che nasconde anche un lato meschino e complicato, spiccano queste sei donne da considerare un esempio nello sport e un modello di vita, unite da un’amicizia indissolubile e una forza nata e cresciuta proprio da questo rapporto, forza che sta nel non arrendersi, nel rialzarsi più forti dopo una medaglia mancata per riuscire ad agguantare quella successiva.
Ecco dunque il segreto del loro grande bagaglio di medaglie: vivere insieme per un sogno.