Di Mattia Masi.
Già presente all’interno delle programmazioni radiofoniche degli ultimi giorni con il singolo “Tutti i miei ricordi”, che ha anticipato l’uscita del suo nuovo album lo scorso 7 ottobre, successivamente Marco Mengoni racconta di com’è nato e quali sono state le influenze che lo hanno portato ad incidere questo nuovo disco.
Il suo nuovo capolavoro si presenta travolgente, passionale, trasversale; ricco di sonorità che escono al di fuori dei sound e dagli stili tipici appartenenti alle canzoni del panorama pop italiano, difatti, stando alle dichiarazioni dello stesso cantante, il quale ha affermato “Ho fatto il test del DNA per gioco e il suo risultato mi ha colpito: ho soltanto il 35% di italiano, seguito da un 16% iraniano-iracheno e pertanto, mi sono sentito legittimato a proseguire nel progetto che avevo di fare un disco contaminato. Da qui esce la mia anima curiosa che tiene alla ricerca, al conoscere qualcosa di diverso, all’arricchirsi nella diversità”.
All’interno dell’album, il brano che racchiude maggiormente questa “contaminazione” si intitola “Unatoka Wapi”, che dalla lingua Swahili si traduce in “Di dove sei” e che può essere considerato quasi come il fulcro di tutto il disco: riguarda il fatto di abbracciare la diversità, di farsi attraversare da essa o di attraversare la diversità per arricchirsi.
Tuttavia, il suo carisma e il suo straordinario talento non si fermano affatto qui: dopo un’estate da tour sold-out nei principali stadi italiani, per l’estate 2023 Mengoni è già pronto per tornare a cavalcare la scena partendo da: Padova, Salerno, Bari, Bologna e Torino.