Di Giordano Tabì. A volte sei lì, da solo, tu e il canestro. Hai tanti pensieri, troppi occhi puntati su di te, il cuore che batte in gola e la mano che trema. Hai giocato un torneo da MVP, senti la responsabilità di una squadra, di un movimento intero, di un Paese, tutto nelle tue mani. Ma, a volte, la mano trema troppo e non tutto va come ci eravamo programmati, nel basket come nella vita. E proprio il basket stesso, così come la vita, a volte è crudele.
«Nella mia vita ho sbagliato più di novemila tiri, ho perso quasi trecento partite, ventisei volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato. Ho fallito molte volte. Ed è per questo che alla fine ho vinto tutto.»
Anche lo stesso Michael Jordan, con questa sua celebre frase, dice di non guardarsi dietro, di non piangersi addosso; i tiri si sbagliano, ma non bisogna mai mollare e guardare sempre in maniera positiva il futuro, che in questo momento per Simone dice NBA. E mai come nel più importante campionato di pallacanestro al mondo viene allenata la gestione della pressione sportiva e personale.
Simone Fontecchio ci ha trascinato con il suo talento a un passo dalla semifinale di EuroBasket e, anche se gli è mancata la freddezza in un momento decisivo del torneo, nessuno può togliergli un europeo che ha giocato da protagonista assoluto.
I due liberi sbagliati è un semplice errore commesso, che sarà nient’altro che uno stimolo in più per superare sé stesso e i suoi limiti. Un errore che paradossalmente, fra qualche anno potremmo vedere anche con una prospettiva diversa, di crescita umana e professionale per un giocatore che ha ridato entusiasmo a questo sport e a questa nazionale.
Fa riflettere il fatto che un giocatore come Fontecchio, è esploso in una realtà non italiana ma nelle esperienze in Germania e in Spagna. Proprio in terra Iberica sembra aver trovato la sua consacrazione definitiva, divenendo un giocatore NBA ed il pilastro della nazionale azzurra. La Spagna infatti, da anni, sforna talenti in grado di competere nella massima lega cestistica. Questo è dimostrato anche dai risultati delle furie rosse nelle varie competizioni internazionali, sia giovanili che senior. Quando in Italia si attuerà un cambiamento per permettere ai nostri giocatori di esplodere nel Bel Paese? Speriamo che questa nazionale e l’entusiasmo che ha generato all’Europeo diano una spinta ad un processo di aggiornamento che il Basket nostrano merita e necessita.