Di Marcos Prieto Pérez.

L’Atlético de Madrid muore due volte di seguito. Mercoledì scorso contro il Bayern Leverkusen e questo martedì contro il Porto. I ‘rojiblancos’ sono arrivati ​​al Porto senza opzioni in Champions League, ma con un posto in Europa League quasi assicurato. Ma, una prestazione calcistica molto debole si è conclusa con una sconfitta per 2-1 contro il Porto.
Al quinto minuto della partita e al primo arrivo dei locali, l’Atlético de Madrid ha subito un gol in un’orribile difesa dell’area.
Sarebbe potuto andare peggio, molto peggio… se Jan Oblak non fosse stato in campo. Il portiere sloveno ha evitato un possibile 5-1.
L’Atlético era una squadra affondata, rotta, destrutturata e senza tensioni. Un gruppo di giocatori che non ha saputo difendere con onore la maglia ‘rojiblanca’ e che è culminato in una fase a gironi disastrosa, che si è conclusa con il club di Madrid quarto classificato e fuori da tutte le competizioni europee.
Il panico è stato così intenso che alla fine si sono sentite le urla dei tifosi ‘colchoneros’ che hanno urlato: “Questa maglia non vi la meritate”.
Il team di Cholo Simeone è stato un fallimento totale in cui le responsabilità devono essere assunte e ricercate per risolvere l’epicentro del problema.
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