Di Mirko Vinci. Un’esperienza che ti porti dentro per sempre. Quando frequenti l’università ti si presentano una miriade di diverse possibilità, corsi che iniziano, corsi che finiscono… cambiano le aule, cambiano i docenti, ma se c’è una cosa che oltre a cambiare cresce di conseguenza è il modo di affacciarsi a questo mondo e crescere interiormente. Molte volte si ha l’idea di uno spazio chiuso dove non si ha la libertà di dire la propria, dove il dialogo tra docente e studente è mera utopia e dove è frequente la consapevolezza che un corso una volta finito si è concluso per sempre per essere posto in un cassetto che chissà se sarà mai poi riaperto in futuro. Inutile dire che il pregiudizio con cui ho iniziato a frequentare questo percorso, iniziato con il laboratorio di redazione giornalistica e proseguito con giornalismo televisivo, era il medesimo. La piacevolezza di ricredersi, di trovarsi in quello che in un primo momento potrebbe sembrare un clima anticonvenzionale con un docente altrettanto anticonvenzionale, e che finisce per diventare il percorso di vita più costruttivo in cui potresti sperare di imbatterti nell’ambito universitario. Il giornalismo stesso, da un semplice mestiere diviene un nuovo modo di approcciarsi alla propria vita e a quella degli altri: un qualcosa che non inizia a finisce nell’ambito del lavoro o quando si scrivono gli articoli, svolgendo tutte le varie attività di formazione del progetto; bensì un qualcosa che ti porta a scrutare le tue giornate con occhi diversi. Non avere il bavaglio, dire sempre la propria, non permettere agli altri di ridurci al silenzio, raccontare, vivere, fare esperienza, cogliere il momento, non mollare l’osso: elementi tipici del giornalismo, ma che ho capito far parte della vita di tutti i giorni, non dandogli il giusto peso che meritavano. Questo corso ti insegna a vedere la vita con occhi più consapevoli e soprattutto ad immergerti nelle vite altrui, entrando in mondi fragili a cui magari facciamo fatica a relazionarci perché non troviamo le parole adatte o abbiamo il timore di risultare inadeguati. Questo corso oltre ad eliminare la parola “ormai” dal tuo vocabolario, ti permetterà di crescere nella vita come molto probabilmente non ti saresti mai immaginato di fare tra le aule di un’università e di superare quelle barriere da noi considerate come invalicabili.
- Autore dell'articolo:Marco Palma
- Articolo pubblicato:26 Gennaio 2023
- Categoria dell'articolo:TG TVGNEWS