Di Federica Nicolosi. “La depressione: l’amante oscura che ha dominato la mia vita per tantissimo tempo e a cui dico addio in questa canzone.”
Con queste semplici parole, Tiziano Ferro, spiega perché ha scritto uno dei pezzi più ascoltati del suo nuovo album: “Addio Mio Amore”.
La cosa più straordinaria di questo brano è il modo in cui sceglie di parlare di un argomento così forte e complesso da affrontare. È come se parlasse con lei, come se la depressione fosse una persona a tutti gli effetti. Ascoltandola superficialmente può sembrare addirittura una banalissima canzone d’amore, in realtà è la fine di un’amore che tanto amore non è.
È un addio forzato ma a fin di bene, perché la depressione è stata per tanti anni, ai suoi occhi, la sua zona comfort, più che un nemico: “tutto quello che sappiamo é che abbiamo paura che la felicità ci metta nella condizione di dover essere appunto felici, di non doverci lamentare più di niente”
Ci spiega che le strofe sono il racconto del passato e l’inciso è l’addio che è riuscito a dargli, il presente.
Tiziano ferro, ancora una volta, si conferma un artista più che un cantante perché ci regala la sua esperienza di vita, ci racconta di lui, sapendo che non si tratta solo della sua vita, ma di quella di tanti.
La depressione è quella strada che non vorresti mai imboccare, quell’aereo che non vorresti mai prendere, ma che quando arriva ti travolge, facendoti credere che è tua amica, che tutto quello che fa, lo fa per il tuo bene. E tu finisci, per crederci, per rifugiarti in essa piuttosto che scappare e chiedere aiuto.
Tiziano è qui per dirsi che ha avuto il coraggio di cambiare strada, di camminare fino alla fine del tunnel per vedere che oltre al buio c’è anche uno spiraglio di luce, dicendole addio amore mio, addio mio amore.
Tiziano è qui per dirti che questo coraggio lo puoi trovare anche tu.
Tiziano è qui per dirci che il mondo non é solo nero, ma anche bianco, bisogna soltanto guardarlo bene.