Di Silvia Cera.
“Le donne sono più emotive”. Sicuramente avrete sentito questa affermazione almeno una volta nella vita.
Moltissime, troppe persone, hanno questo pensiero. Ma è veramente così?
L’emotività secondo la Treccani è “Capacità, più o meno intensa a seconda degli individui, di provare emozione, di reagire cioè di fronte a stimoli piacevoli o spiacevoli”.
L’essere emotivi, quindi, non significa solamente lasciarsi andare al pianto. Le emozioni sono rabbia, felicità, disgusto, paura e molte altre ancora. Tutti le proviamo.
Quindi, possiamo rispondere alla domanda con un “no”, le donne, non sono più emotive degli uomini.
La cosa che differenzia i due sessi è il fatto che, spesso, le emozioni vengono espresse in maniera differente.
Questo soprattutto per colpa della società nella quale viviamo. Cresciamo in un contesto in cui alla donna viene insegnato che può piangere, mentre l’uomo, non può. L’uomo è libero di mostrare la sua rabbia, se lo fa una donna, è esagerata, pazza. Non ci è permesso essere emotivi nella stessa maniera.
Determinati meccanismi, radicati nella nostra mente, danneggiano chiunque. Provare emozioni è la base dell’essere umano, non un difetto. Riuscire ad esternare tutto quello che sentiamo, senza avere il giudizio che ci aspetta alle spalle, dovrebbe essere un obiettivo comune.
Gli uomini sono emotivi tanto quanto le donne, il concetto di non poter mostrare determinate emozioni, considerate femminili, dovrebbe essere cancellato dalla nostra mente.
Le emozioni non hanno genere. La tristezza non è donna, la rabbia non è uomo. Le emozioni sono di tutti.