Di Antonio Compagno.
Trentotto anni di storia racchiusi in un’ora e trentadue minuti. Questo è il lasso temporale che noi andiamo ad esplorare premendo il pulsante “START” e iniziando la visione del nuovo prodotto audiovisivo targato Nintendo e Illumination Entertainment, “Super Mario Bros. – Il film”. L’idraulico italoamericano più famoso tra i videogiocatori di tutto il mondo ha finalmente ottenuto il film d’animazione che meritava, regalando forti emozioni sia ai più nostalgici che ai novizi della serie.
Shigeru Miyamoto, il “papà” di Super Mario, e Chris Meledandri, fondatore e amministratore delegato della Illumination Entertainment, con il loro connubio produttivo, hanno dato vita, assieme alla regia di Aaron Horvath e Michael Jelenic, a uno dei migliori adattamenti cinematografici di un videogioco mai realizzati prima. Pieno zeppo di citazioni dei vari videogiochi della saga, in questo film vediamo l’unione della dinamica del gameplay e del suo storico tessuto narrativo, con tanto di musiche storiche, con le nuove affascinanti tecnologie dello strumento cinematografico. Attraverso la produzione di questo film, il team di sviluppo è riuscito a pieno a trasmetterci la stessa emozione che si prova quando si sta per iniziare una nuova avventura videoludica nel Regno dei Funghi, quando si preme per la prima volta il “Pulsante A” per ottenere un Super Fungo e quando si sconfigge definitivamente Bowser, l’antagonista per antonomasia. Nel film vediamo Mario intento a salvare suo fratello Luigi dalle grinfie di Bowser e assieme alla Principessa Peach, vera co-protagonista del film, ci viene regalata una pellicola piena di divertimento senza età, che ci mostra con molta serenità e coinvolgimento ciò che un classico della storia dei videogiochi può ancora darci. Per quanto riguarda l’edizione italiana del film, la Universal ha reso perfettamente l’adattamento nella nostra lingua ed è importante notificare l’impressionante performance di Claudio Santamaria, voce di Mario, e Valentina Favazza, voce di Peach.
Questo prodotto, con la sua leggerezza, forse a volte anche troppa, ha l’obiettivo di far sorridere lo spettatore, di farlo divertire, e ci riesce pienamente; ci tiene incollati alla poltrona sfidandoci a riconoscere i vari camei presenti. Super Mario è entrato nelle nostre case da quasi quaranta anni, è diventato parte integrante del nostro immaginario collettivo, e con questo film ha definitivamente parcheggiato il suo Kart con l’intenzione di rimanere nelle nostre vite ancora per molto.