Di Antonio Compagno. Una ragazzina con le treccine e vestita di nero, con degli hobby un po’ macabri ed una passione sconsiderata per la tortura fisica e psicologica è diventata un idolo ed un fenomeno mondiale, appassionando chiunque guardi le sue strambe avventure. Il suo nome è “Mercoledì Addams”.Questo fenomeno si diffuse particolarmente nel novembre del 2022, quando Netflix, assieme alla MGM Television, rilasciano la serie “Mercoledì”, una commedia horror-fantasy creata da Alfred Gough e Miles Millar e diretta da Tim Burton, diventando la serie col maggior numero di ore viste in una settimana per una serie Netflix in lingua inglese. È da molti anni che Mercoledì con la sua famiglia portano avanti il loro cognome. La famiglia Addams nasce nel 1938 dal fumettista Charles Addams come un gruppo di personaggi di alcune vignette umoristiche sul giornale americano “The New Yorker”. Successivamente vennero fatte serie televisive, cartoni animati, lungometraggi per arrivare infine alla serie Netflix “Mercoledì”. Ci viene sfornato un prodotto piacevole e ben riuscito, con l’obiettivo di affascinare una grande fetta del pubblico giovanile, strizzando l’occhio al tempo stesso agli adulti nostalgici della storica famiglia Addams, mescolando i generi teen, soprannaturale e giallo, sfruttando, anche in minima parte, la fama del regista. Oltre a Tim Burton, buona parte del successo della serie è dovuto dalla strabiliante performance di Jenna Ortega, interprete di Mercoledì, doppiata in italiano da Chiara Fabiano. Gli autori e la Ortega riescono a consegnarci delle sfumature del personaggio di Mercoledì mai date prima, esplorando il suo modo di relazionarsi con gli altri, entriamo nella sua vita da adolescente e nella sua intimità, arrivando ad affrontare il tema dei sentimenti che affiorano anche in un personaggio glaciale com’è Mercoledì. Il motore dell’azione è ben sviluppato: gli sceneggiatori riescono a sviare lo spettatore in questa storia di omicidi, a portarlo ad interrogarsi sull’innocenza ora di uno ora di un altro personaggio della cittadina immaginaria di Jericho. Niente di così sconvolgente rispetto alle altre serie teen mistery di Netflix. In ultima analisi, il lato estetico e tecnico sono ineccepibili: la mano di Tim Burton lascia la sua apprezzatissima impronta, il tutto coronato dai costumi e dalla colonna sonora che ci catturano nell’atmosfera cupa della Nevermore Academy.“Mercoledì” rispetta le sue origini sviluppatesi nel corso degli anni nei vari adattamenti, adeguandosi però ai giorni nostri inserendo tutte le caratteristiche narrative tipiche dei teen drama contemporanei, inserendo caratteristiche nuove che ci hanno fatto rivivere Mercoledì Addams sotto una nuova tenebrosa luce.