Di Federica Nicolosi. Le carte girano, anche quest’anno, con in sottofondo “we are the champions”, si avvicina Maria con la coppa e i due davanti lo schermo si abbracciano con le lacrime agli occhi, finché non vedono un solo nome scritto sulla carta dorata, i coriandoli scendono, e con questi, tutti i sacrifici che si sono fatti per arrivare fin lì.
Domenica 14 maggio, si è conclusa la ventunesima edizione del programma televisivo di Maria De Filippi, Amici.
Sono arrivati in quattro in finale: Angelina e Wax, nel canto, Isobel e Mattia, nel ballo.
Matteo Lucido, in arte Wax, è entrato ad Amici per raccontarsi, per raccontare la sua vita, che ha sempre fatto spazio alle difficoltà.
È cresciuto per strada imparando a sopravvivere, a conoscere l’amore e la rabbia, cercando con tutto se stesso di non far prevalere la seconda sulla prima.
È riuscito a mettere tutto ciò nei suoi testi, nelle sue barre, mostrandosi sempre per ciò che era, nonostante sapeva che potesse essere amato ed apprezzato così come odiato dal pubblico.
Con il suo carattere forte e prepotente, spesso facendosi prendere dal sopravvento e dall’istintività, ha imparato a razionalizzare ogni suo gesto.
La crescita della sua persona, durante questi mesi, è stata forse più di quella artistica.
Ha litigato con Maria fin dai casting, non sono mancati i batti e becchi tra i due, ma alla fine, lo sguardo fiero di Maria nel vederlo in finale con gli altri, é stato tale e quale ad uno sguardo da madre.
Isobel, ballerina australiana, si trasferisce qui in Italia per avere la possibilità grazie ad un talent come Amici, di trasformare la sua passione e il suo talento in un lavoro futuro. Ci ha insegnato che nella vita non bisogna demordere mai, sopratutto davanti agli ostacoli che questa ci mette davanti. È arrivata a settembre ai casting, non sapendo una parola in italiano, è stata rimandata a casa perché era necessaria la conoscenza della lingua, ed è tornata dopo qualche mese sapendolo parlare, dopo averlo studiato due settimane, notte e giorno, con costanza e tenacia.
Così come ha affrontato la conoscenza della lingua, ha affrontato l’intero percorso nella scuola: il suo primo pensiero al mattino era provare le coreografie assegnate in settimana, è stata sempre una perfezionista, non si aspettava un solo errore da se stessa.
La cosa più incredibile e che ha affascinato tutta Italia non è neppur stato il suo modo di ballare, quello è indiscusso, non c’è ne è per nessuno. Ma la sua testa, la sua forza di volontà, l’affrontare ogni ostacolo sempre e comunque con il sorriso, senza buttarsi mai giù, ma andando avanti. Non è mai scappata da un problema, lo ha sfidato.
Questa è la mentalità giusta per arrivare in alto nella vita: è stata un vero e proprio esempio per i giovani di oggi, che mollano alle prime difficoltà perché credano sia la via più semplice.
Angelina Mango, figlia dell’artista Mango, che è venuto a mancare qualche anno fa durante un suo concerto, ha dimostrato che il successo non deriva solo dalla propria carta d’identità, ma da se stessi, dal proprio talento, da come lo si sfrutta.
Dopo 10 anni di gavetta, può sembrare apparentemente ambiguo visto il suo cognome, è venuta ad Amici e ha lasciato tutti a bocca aperta sin dalla sua prima esibizione, dimostrando di essere un’artista completa. Angelina passa dal pop al rap, riesce a trasformare ogni cover come se fosse una canzone scritta da lei stessa, riesce ad indossare qualsiasi tipo di musica e qualsiasi questa sia, siate sicuri che le starà benissimo addosso. Oltre alla sua capacità vocalica indiscussa, a soli 22 anni, ha vissuto più di quello che avrebbe dovuto, come la morte del padre, e grazie a questo, riesce con la sua voce a esprimere tutto ciò che sente, a far vedere cosa si nasconde dietro la sua persona, riesce a mostrare le sue fragilità e a farne di queste una forza.
Vince la categoria canto, nonostante ci si aspettava vincesse l’intero programma. Ma a lei, non interessava alzare quella coppa, aveva già vinto a priori.
Una volta uscita dal programma, sappiamo benissimo, che avrà una carriera straordinaria, perché ha tutte le carte in tavola per non perdersi.
Arriva in finalissima con Mattia Zenzola, colui che ha dato un nome alla carta dorata di quest’anno.
Mattia era già entrato durante la scorsa edizione, era ad un passo dal serale, quando purtroppo ha subito un infortunio e questo, l’ha obbligato ad abbandonare il programma. Il suo insegnante stesso, Raimondo Todaro, gli consegnó la diagnosi del medico che diceva dovesse stare a riposo per ben due mesi. Ma tra le lacrime di Mattia si nascondeva ancora un mezzo sorriso, una speranza: avrebbe potuto riprovare l’anno dopo, Raimondo gli avrebbe riservato un banco.
Mattia non ha vinto amici, ma la vita. Quella stessa vita, che un anno fa, gli ha dato una seconda possibilità convinta che ne avrebbe fatto buon uso.
Mattia definisce quell’infortunio un vero e proprio trauma, la paura di farsi del male anche quest’anno non se ne è andata mai totalmente dalla sua testa, eppure è riuscito ad essere più forte di quest’ultima.
È tornato a settembre, ma il Mattia che ricordavamo non c’era più, se ne è andato insieme a quelle lacrime che scivolavano dal suo viso.
Mattia è tornato più forte, più maturo, mentalmente, fisicamente e tecnicamente.
Alzando quella coppa, ha dimostrato ad ognuno di noi, che davanti alle difficoltà non bisogna mollare mai, perché la luce verrà fuori prima o poi.
Quella di domenica sera è stata la sua luce e se la merita tutta.