Di Francesca Altobelli.
“UN VIAGGIO INASPETTATO, ALLA SCOPERTA DI ME STESSA”
Eccomi arrivata al capolinea di questo indimenticabile percorso che tra articoli, rubriche, tg e dibattiti è riuscito a scavare nel mio io più profondo e mi ha cambiato radicalmente.
Questo, in maniera estremamente sintetica, è stato per me il Laboratorio di Redazione Giornalistica del Prof. Marco Palma. Ho iniziato questo laboratorio in un modo e ad oggi posso dire di esserne uscirne completamente diversa da come sono entrata!
Quando ad Ottobre ho intrapreso questo percorso mi aspettavo un classico e ordinario laboratorio, ma fin dalla prima lezione mi sono resa conto che non sarebbe stato assolutamente così!
Il professore è riuscito a catturare la mia attenzione da subito, ricordo di essere uscita dalla prima lezione e non vedevo l’ora di tornare per farne una seconda.
All’inizio non riuscivo molto ad intervenire, questo per via della paura a volte di poter dire qualcosa di sbagliato , ma man mano che entravo sempre di più dentro il laboratorio la mia voce, il mio pensiero, la vera me scalpitava internamente per uscire fuori, è così è stato!
Ogni lezione mi sentivo più libera e leggera, ma allo stesso tempo arricchita dentro, grazie ai dibattiti affrontati , alle storie raccontate , ai sentimenti che ad ogni lezione uscivano fuori dai miei compagni di corso, emozioni che poi inevitabilmente diventano anche le tue.
Per non parlare degli articoli e delle rubriche, scrivere e dare una forma reale ai tuoi pensieri è impagabile, vederli pubblicati poi è un emozione a tutto tondo, perché in qualche modo ti senti realizzata e soddisfatta di ciò che hai prodotto!
Per una matricola, nel mio caso una ragazza di 20 anni, affacciarsi al grande mondo che l’università offre è in qualche modo destabilizzante, ti senti spaesata, anche sola se vogliamo essere sinceri, ma l’aver scelto questo laboratorio all’inizio di questo mio nuovo cammino è stata davvero una tombola! Ho conosciuto tanti ragazzi, ho preso sicurezza in questo nuovo mondo, e mi sono sentita subito più tranquilla perchè il professore è stato una spalla per noi ragazzi, un punto di riferimento , e mano a mano è riuscito ad instradarci sulla retta via da seguire.
L’insegnamento del professore è schietto, alle volte anche duro e pretenzioso ma solo in questo modo noi ragazzi siamo venuti a conoscenza del vero giornalismo, che ha trovato una sua autonomia, una vita propria, il famoso giornalismo di vita di cui parla sempre il professore, quello che inconsciamente viviamo tutti i giorni, quello senza peli sulla lingua, quello di pancia, di denuncia, questo perchè si parla molto spesso di fatti scomodi che però sbattono in faccia la realtà a molte persone, che tante volte si girano dall’altra parte per non vedere e nemmeno sentire!
Non è stato facile, lo ammetto, mettersi a nudo , metterci la faccia, non pensavo facesse per me, invece ho scoperto solo ora quanto sia diventato indispensabile fare tutto questo!
Non posso che ringraziare il professore che in qualche modo ha svegliato una parte sconosciuta a me stessa, una parte che in qualche modo più mi rappresenta e che non nasconderò più.
Tutto questo è il laboratorio di Redazione Giornalistica…provare per credere!