Di Benedetta Sorrentino.
Era ottobre 2022, quando mi sono trovata catapultata in una realtà completamente nuova per me… ad ottobre del 2022 sono entrata nel fatidico mondo dei grandi, dove ero provata ad entrare nel 2021 ma ci avevo rinunciato dopo poco. Il mio primo giorno all’università fu strano, un mix di ansia e di adrenalina e l’entusiasmo di aver già incontrato persone come me, pronte a creare nuovi rapporti. Fu proprio il primo giorno di università che ho frequentato, per la prima volta, il laboratorio di redazione, inutile dire che me lo aspettavo totalmente diverso. Quando decisi i corsi da seguire, settimane prima, scelsi il laboratorio e già mi immaginavo un’ aula con sedie alte e tavoli lunghi e rettangolari, un po’ come quei laboratori di chimica che si vedono nei film, ma non ci misi molto a capire che non era ciò che avevo immaginato. Ora la domanda sorge spontanea “è stata una brutta sorpresa o tutto il contrario?”, ecco , io ad oggi risponderei ,mille volte, TUTTO IL CONTRARIO. Il laboratorio mi ha fatto crescere sotto tanti punti di vista, mi ha insegnato a vedere il mondo da più angolazioni, perché vederne solo una è così triste e banale, mi ha insegnato ad ASCOLTARE veramente le persone e ad immedesimarsi nelle loro storie, nelle loro vite, a volte anche emozionandomi. Mi ricordo che all’inizio l’idea di poter parlare di cose mie, private, davanti a persone che non conoscevo mi terrorizzava, o anche solo il pensiero di esprimere un’idea che potesse essere mal vista dalla maggior parte…con il tempo però si è creata una sorta di vera e propria squadra, in ogni lezione ho sentito sostegno ,comprensione , appoggio da parte di persone che fino a due mesi prima non sapevo chi fossero. Ho notato come ognuno di loro fosse estremamente sincero nell’ascoltare le storie altrui e nel commentarle anche solo dicendo “non sei sola, ho vissuto lo stesso”. Ho sempre avuto l’idea che il nostro laboratorio fosse una sorta di ritrovo quasi intimo, solo nostro, dove ognuno di noi fosse consapevole che ciò che ci confessassimo all’interno della nostra aula rimanesse lì, ed è così, è sempre stato così da 3 mesi a questa parte. Questo corso mi ha fatto crescere ,prima di tutto ,umanamente, come persona, e poi come giornalista di vita, come ci chiama il nostro professore, che sicuramente è stato il nostro capo squadra, il nostro compagno di viaggio che mai ci ha lasciato la mano, anzi ce la riprendeva quando stavamo per mollare o non ci sentivamo troppo all’altezza.
Ho buttato giù tante barriere da quando frequento questo laboratorio, ho iniziato a parlare di fronte a una telecamera senza vergognarmi , ho iniziato a scrivere i miei articoli e credetemi vedere qualcuno che apprezzi tutto ciò che scrivo o dico non ha prezzo. La moda è sempre stata la mia grande passione e qui sono riuscita a coltivarla, a fare ciò che sarebbe il mio obiettivo nella vita : scrivere per riviste di moda e qui l’ho fatto, l’ho fatto davvero, senza freni, potendo scegliere le copertine dei miei articoli e gli argomenti di questi ultimi. Per la prima volta mi sono sentita davvero proiettata in quello che voglio e che ,spero, un giorno, sarà il mio mondo.
Ringrazio quest’esperienza per avermi fatto maturare, cambiare e comprendere…comprendere di più quanto valgo e comprendere quanto possa essere fondamentale non sentirsi soli in certi momenti,
ringrazio i miei compagni per non avermi mai fatto sentire sbagliata e per avermi arricchito ogni giorno di più, con le loro storie e i loro racconti,
ringrazio gli assistenti e il prof per non essere mai stato distante da noi anche quando era oltre oceano, per essere stato per noi non solo un professore ma un compagno di viaggio, per essere stato quella forza in più che ci faceva dare ogni volta di più in ogni articolo, in ogni rubrica.
Infine ringrazio me per essermi aperta con persone che non conoscevo, per aver imparato piano piano a togliere tanti pezzettini del mio scudo e per aver scelto ,quel lontano settembre, di partecipare a questa magnifica avventura, dove sola non sono stata mai.