Di Ismaele Ronzio. Sotto accusa senza appello vanno i vivai, le giovanili, la “cantera” di ogni singola squadra: dove i talenti, i futuri protagonisti, quelli che non produciamo più, tardano a venir fuori. Da anni si porta avanti questa battaglia e i veri colpevoli, sono i club della Serie A, che preferiscono puntare su giovani giocatori stranieri, piuttosto che far crescere i nostri calciatori, sminuendo così l’importannza del vivaio italiano.
Poche società hanno compreso il problema e stanno provando a rimediare, facendo maturare molte giovani promesse nelle loro primavere. Un modello da imitare è senza dubbio quello dell’Ajax, perché l’idea base dei lancieri è quella di ottenere risultati prestigiosi puntando su calciatori giovani e di qualità, provenienti dal proprio settore giovanile. Società come l’Atalanta, il Sassuolo e l’Udinese stanno seguendo le orme del progetto della squadra olandese, cercando ogni anno giovani talenti da far crescere, per poi venderli all’estero. Studi condotti dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) hanno riportato che tra qualche hanno l’Italia avrà a disposizione nuovi talenti per la propria nazionale. Secondo le statistiche generali, ottenute dai calciatori fino ad oggi, ecco il futuro undici titolare della nazionale italiana.
A difendere in futuro la porta degli azzurri troviamo Stefano Turati, l’estremo difensore del Frosinone si è fatto notare grazie alla sua agilità tra i pali e grazie alle sue coraggiose uscite, che gli permettono di sventare le occasioni avversarie. Come primo membro del quartetto difensivo troviamo Destiny Udogie. L’esordio in nazionale contro l’Inghilterra, ha confermato le aspettative che i tifosi avevano su di lui, l’esterno del Tottenham, in Premier League, ha collezionato otto presenze, servendo ben 2 assist, se continua ad impegnarsi potrebbe diventare uno dei giocatori più forti nel suo ruolo. Successivamente troviamo i due centrali di difesa, Giorgio Scalvini e Mattia Viti. Il primo, già da due anni, è titolare assoluto nell’Atalanta di Giampiero Gasperini e con buoni risultati, al momento la sua titolarità in nazionale è indiscussa, ma bisognerà vedere se il ragazzo riuscirà a mantenere nel tempo la sua bravura. Il secondo invece è cresciuto nelle giovanili dell’Empoli, e sin da subito si è rivelato un buonissimo difensore, dotato di un’ottima tecnica in fase di impostazione. Ci si aspetta molto da questo ragazzo ma anche lui dovrà impegnarsi molto se vuole ricevere una maglia da titolare nella nazionale. A chiudere la difesa italiana troviamo Michel Kayode, è semplicemente una delle sorprese del nostro campionato, un ottimo terzino atletico e dinamico che può eseguire benissimo la doppia fase.
Passiamo al terzetto di centrocampo, dove abbiamo Cesare Casadei, il nuovo gioiello della nazionale under 21 italiana. Attualmente è in forza al Leicester e si sta rivelando la punta di diamante del centrocampo dei Foxes, ma non basta, servono statistiche migliori se vuole passare dall’under 21 al grado massimo della nostra nazionale. Nel ruolo di mediano troviamo Niccolò Rovella, uno dei centrocampisti più giovani e talentuosi del nostro campionato, dotato di un’ottima visione di gioco che gli consente di dettare i tempi di gioco della propria squadra. Finora ha totalizzato cinque presenze, ma con duro lavoro e tanto impegno, la chiamata in nazionale potrebbe arrivare molto presto. A rifinire il centrocampo azzurro non possiamo non trovare il giovane trequartista dell’Empoli, Tommaso Baldanzi. Cresciuto anche lui nelle giovanili della squadra toscana, è trequartista mancino, dotato di un’ottima finalizzazione, specialmente da fuori area, e di una buona visione di gioco, che gli permettono di confermarsi una delle stelle nascenti del calcio italiano.
Ora passiamo al futuro tridente offensivo italiano, dove partendo da destra, abbiamo Sebastiano Esposito. Il giovane calciatore italiano per anni è stato considerato come una delle promesse della nostra nazionale, è un abile attaccante centrale dotato di un ottimo dribbling e di una discreta finalizzazione. Purtroppo a causa della poca fiducia dei club, il giovane calciatore si ritrova a dover cambiare squadra ogni anno, ma questa stagione potrebbe essere quella del riscatto.
Dal lato opposto abbiamo Simone Pafundi. Ha solo 17 anni ma vanta già 7 presenze in Serie A. Il giovane attaccante friulano ha esordito nella nazionale di Roberto Mancini lo scorso anno, stabilendo un record difficile da battere. L’unico problema è che sfortunatamente gioca molto poco, a causa della sua età, ma tenendo a mente tutte le sue qualità, è sicuramente un calciatore da tenere d’occhio.
A coronare l’attacco, come ultimo membro della futura nazionale, troviamo un altro astro nascente del calcio moderno, Francesco Camarda. In pochi ne hanno sentito parlare, ed è normale, in quanto gioca nelle giovanili del Milan. A 15 anni ha segnato più di 500 gol dall’inizio della sua carriera calcistica, semplicemente incredibile. La giovane età gli impedisce di giocare da subito in prima squadra, ma il Milan sta cercando in tutti i modi di trattenerlo, in quanto il neo-bomber si trova al centro del nuovo progetto dei rossoneri.