Di Giorgia Izzo. Saper volare, poter sfidare il tempo, sentirsi invincibili. No, non stiamo parlando di supereroi ma di atleti, di uno sport considerato il più completo poiché caratterizzato da movimenti basilari come saltare, correre e lanciare. Uno sport praticato fin dall’antichità e che ha dato origine agli stadi.

Parliamo di atletica leggera.

Tutto ciò sembra incredibile eppure nonostante l’atletica risalga alla notte dei tempi, oggi  si ritrova ad essere messa in secondo piano da altri sport quali il calcio, la danza, il nuoto o la pallavolo.

Ma perché è successo tutto ciò?

Nonostante lo sport sia un vero fiore all’occhiello per l’Italia, considerando anche gli ottimi risultati ottenuti dagli italiani in tutte le discipline sportive, sappiamo che in realtà è quanto di più trascurato ci sia nel nostro paese.

Lo sport, infatti, invece di essere incentivato per permettere alle persone di appassionarsi, viene visto nella maggior parte dei casi come valvola di sfogo dallo stress quotidiano, da dover incastrare tra i vari impegni di genitori e ragazzi che si ritrovano costretti a frequentare una di quelle poche attività presenti nelle ore serali o preserali.

La scarsa scelta di discipline sportive è dovuta anche alla poca sponsorizzazione dei suddetti sport, vediamo infatti che dopo le Olimpiadi di Tokyo del 2020 c’è stata una notevole crescita di appassionati e praticanti di atletica leggera.

Dare più importanza allo sport anche nelle ore scolastiche aiuterebbe ad accrescere ancora di più la pratica di questo sport, come di altri.

Per ora però è solo grazie ad atleti come Marcel Jacobs, Filippo Tortu o Gianmarco Tamberi che vediamo finalmente la Regina degli sport riprendersi pian piano il posto che le spetta.