Di Luca Moretta. Presentato come una star del cinema, tra passeggiate in Vespa e conferenze stampa in stile “Il Gladiatore”, con una squadra allo sbando, che aveva chiuso il campionato al settimo posto in classifica. E venne l’era di José Mourinho.
Tre anni dopo la Roma ha sì giocato due finali europee, vincendone una, ma anche quest’anno sembrerebbe essere una squadra da quinto/sesto posto. Questo potrebbe portare i giallorossi per il quarto anno consecutivo fuori dalla qualificazione in Champions League, diventato ormai l’obiettivo minimo della società capitolina.

Ma come ben sappiamo sulla confezione è ben nota la data di scadenza: 30 Giugno 2024, giorno in cui il contratto stipulato tra la Roma e José Mourinho scadrà.

Quello che trapela sul futuro dell’allenatore portoghese, riguardo la sua permanenza per un ulteriore anno, ancora non è stato svelato, poiché non siamo nemmeno al giro di boa del campionato. Ma il C.T. giallorosso ha commentato mesi fa che di queste cose non se ne discute all’ultimo momento.

Da quel giorno a Mourinho di domande riguardo il suo contratto ne sono arrivate a decine, ma la risposta è sempre stata quella di un’uomo in attesa.

José continua a lavorare a Trigoria, “dando tutto fino all’ultimo giorno” – come ha ricordato di recente -, con il telefono che attende di ricevere una chiamata.

 

Quest’ultima però è già arrivata, ma non da parte della Roma. Sono suonate le sirene arabe anche per lo “Special One” quest’estate.

L’offerta irrinunciabile, inizialmente è stata rispedita al mittente, ma in seguito l’allenatore ha rilasciato queste dichiarazioni alla tv araba MBC Group: “Nessuno può conoscere il futuro, ma ho la certezza che lavorerò li”.

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