Di Gianluca Maddaloni . Le grandi doti tecniche dell’allenatore lo rendono quasi un visionario, sono supportate dalla capacità di diventare leader della squadra che allena. Riesce a motivare e spronare i calciatori a dare tutto in campo. La storia di Francesco Farioli inizia con la laurea in filosofia conseguita con una tesi dal titolo “Filosofia del gioco” che poteva già suggerire un futuro roseo da tecnico. Formatosi nello staff di De Zerbi a Sassuolo, inizia la suo carriera da allenatore in Turchia, dove però non riesce ad affermarsi alla guida del karagumruk, portando la squadra a conseguire gli obiettivi minimi senza eccellere. Leggermente migliore l’esperienza all’Antalyaspor con la quale riese a qualificarsi per l’Europa league. Le corazzate Psg e Monaco costrette già ad inseguire il Nizza. Gran parte del merito dell’exploit dei rossoneri è da attribuire al giovane coach Italiano. Ha mostrato che per arrivare ai risultati sportivi non c’è bisogo spendere più di tutti nel calciomercato. Con concetti di gioco innovativi ha portato il nizza all’imbattibilità nelle prime dieci gare e il primo posto in campionato. Alla base del successo dell’allenatore, originario della provincia di Lucca, c’è una vera e propria rivoluzione calcistica che parte da concetti filosofici. Si traducono sul campo, costruendo le azioni dal basso tenendo la palla a terra cercando sempre un gioco propositivo.
Risultati che sono la conseguenza di un tasso tecnico basso. A dimostrazione di ciò, nel 2023 decide di accettare il progetto del Nizza, non di certo un top club, ma che rispetto ai club turchi ha un organico decisamente superiore su cui lavorare. La tendenza allo sviluppo di nuovi concetti di gioco, di cui è il massimo esponente e precursore Pep Guardiola, sta formando una nuova generazione di allenatori Italiani. De Zerbi, che tanto sta facendo bene a Brighton, Thiago Motta che ha portato il Bologna al nono posto e Farioli sono i fiori all’occhiello del nuovo corso. La partenza turbo del Nizza in campionato ha acceso i riflettori dei grandi club europei sul coach toscano. Grazie al suo gioco sta valorizzando tanti giovani talenti. Il suo futuro è ancora tutto da scrivere, ma è chiaro a tutti che ha le potenzialità per diventare uno dei migliori allenatori al mondo.