Di Abraham Bisignano. Sono oltre diecimila gli appassionati che da tutto il mondo hanno raggiunto l’Italia per uno degli eventi più importanti della Squadra Corse Lamborghini; e un po’ come nell’antico impero, Roma è tornata nuovamente al centro del mondo per la decima edizione dei World Finals Lamborghini.
Si chiude infatti a Vallelunga, a pochi chilometri dalla capitale, il Lamborghini Super Trofeo, campionato GT che ha visto partecipare più di 80 Lamborghini Huracan, con oltre 140 piloti da tutto il mondo per giocarsi il titolo e portare a casa il trofeo più ambito per ognuna delle categorie di appartenenza: quello di Campione Mondiale.
Un evento unico, quello di questa 5 giorni sul circuito romano, dove si è respitata la passione per questo sport, a cominciare proprio dai piloti.
In un intervista esclusiva ai microfoni di TVG news il pilota sedicenne Riccardo Ianniello, inserito nel prestigioso Lamborghini young driver program e già campione italiano GT Cup AM, dichiara che è proprio la passione a spingerlo a fare tanti sacrifici per arrivare ai suoi obiettivi come pilota.
Aggiunge anche che per lui guidare una Lamborghini è la cosa più bella che ci possa essere.
La stessa passione si respira poi nelle parole di chi vive, come Dario Lucchese, giornalista per autosprint e consulente esterno per Lamborghini Squadra Corse, il mondo del motosport da un altra prospettiva.
Se i piloti e le auto sono infatti protagonisti, non da meno è il sentimento di coloro che costantemente scrivono articoli, riportando la loro personale esperienza e condividendo tutto il loro più profondo interesse per questo mondo così ampio, ma così entusiasmante.
La passione si respira anche girando in pista e in pit-lane, dove unita all’adrenalina crea un mix perfetto per una gara unica, mai uguale nelle sue più piccole sfaccettature.
Negli occhi di tutti gli addetti ai lavori si legge l’intensità di questa incredibile emozione che spinge chiunque a dare sempre e comunque il 100%, nonostante le tante avversità che in un weekend di gara possono esserci.
A Vallelunga infatti sono stati tanti i sorrisi, a cominciare dai vincitori, con la categoria AM dove ad aggiudicarsi il successo mondiale sono stati la coppia Anthony McIntosch e Glenn McGee, quest’ultimo partito dai simulatori, dove si è laureato campione del mondo negli iRacing sports.
A seguire poi il Lamborghini Cup con il successo di Shota Abkhazava e del team ArtLine Racing.
Infine le ultime due categorie a gareggiare, con la coppia formata da Alex AU e Frederick Schandorff
del team Target Racing ad aggiudicarsi il campionato PRO-AM e a chiudere il pilota Amaury Bonduel del team BDR Competition a portare a casa il titolo in categoria PRO.
Sono però tanti anche coloro che escono inevitabilmente sconfitti da questo weekend, ma una cosa in questo sport abbiamo imparato sicuramente a capirla: non esiste vittoria, non esiste successo, senza il sacrificio e senza sconfitte.
Basterà quindi rimboccarsi le maniche e tornare subito al lavoro, con una consapevolezza in più da oggi: sapere che grazie alla passione tutti i traguardi sono raggiungibili, anche se sembrano dannatamente lontani e inarrivabili.