Di Ismaele Ronzio. Basta violenza. Questo è il messaggio che la Serie A vuole far arrivare a tutti i tifosi italiani.
La notizia della morte di Giulia Cecchettin ha scosso l’Italia intera, e non solo. Si tratta dell’ennesimo caso di femminicidio e la Serie A, su argomenti come questo, non vuole affatto passare inosservata, infatti in occasione del prossimo impegno di campionato, la Serie A ha rinnovato il suo impegno, presentando la Settima Edizione della Campagna Nazionale #UNROSSOALLAVIOLENZA. Nei match del weekend calciatori e arbitri sono scesi in campo con un segno rosso sul viso, indossando una maglia come simbolo di protesta contro i femminicidi; i capitani di tutte le squadre hanno portato al braccio la fascia simbolo della giornata; al momento del sorteggio del campo, i capitani e gli speaker degli stadi hanno letto un messaggio per sensibilizzare i tifosi presenti sugli spalti. Anche le altre divisioni del calcio italiano volendo dimostrare la loro vicinanza al caso di Giulia Cecchettin, hanno escogitato diverse iniziative. In serie B, durante la quattordicesima giornata di campionato, è stata disputata con il pallone rosso e tra le altre iniziative proposte, oltre al pallone del colore che contraddistingue la campagna, in tutti i campi è avvenuta la consegna simbolica del pallone da parte di un rappresentante della società di casa a una donna invitata dal club. Non sono mancate le idee anche da parte della serie C e D, che volendo dimostrare il loro pieno appoggio verso la campagna, hanno proposto idee interessanti. La prima ha deciso di realizzare sessanta fasce con la scritta “NO alla violenza sulle donne” per tutti i capitani dei club di serie C, mentre tutti i club miltanti in serie D hanno deciso di colorare uno o più seggiolini dello stadio di rosso, applicando gli sticker che ricordano l’impegno nella lotta contro la violenza e dove è presente il QR Code che rimanda al 1522, il servizio pubblico di aiuto e sostegno per le donne vittima di violenze e stalking.