Di Benedetta Uccheddu. L’emancipazione di noi donne è sempre stata una battaglia molto complessa ma abbiamo avuto sempre una fedele compagna: la moda. Ultimamente numerosi stilisti hanno cercato e cercano tutt’ora di far passare messaggi sociali attraverso i loro abiti, e i loro manufatti. Durante il periodo in cui le donne manifestavano a gran voce per l’appropriazione dei propri diritti manifestando ,queste si ribellarono anche al tipo di abbigliamento, che consisteva in corsetti, busti e indumenti che non le permettevano di muoversi liberamente. Proprio in questo momento emerge nella società femminile francese Coco Chanel. Ha rappresentato sin dagli albori tutto quello che qualche tempo dopo la donna avrebbe conquistato ovvero autonomia, indipendenza, e imprenditorialità. Coco Chanel ha rivoluzionato il modo di vedere la donna, ha introdotto un abbigliamento considerato maschile, come pantaloni e giacche che riprendevano i completi da uomo, il jersey tessuto non usato per vestire le donne fino a quel momento, il classico tubino nero di cui alzò la lunghezza di poco sopra il ginocchio per sottolineare il non voler più la subordinazione della donna rispetto all’uomo. Tutto ciò ha giocato un ruolo fondamentale nell’abbattimento delle barriere di genere attraverso il suo stile androgino, ma anche attraverso l’uso di capi propriamente maschili come il Cardigan, legato fino a quel tempo all’immaginario maschile e bellico, infatti durante e dopo la guerra mondiale, con i mariti in al fronte e con alcuni mai tornati, le donne dovettero rimboccarsi le maniche ottenendo l’accesso a settori che fino a quel momento erano loro vietati. Questo ha aiutato a ridisegnare il concetto di femminilità facendo capire alle donne che potevano essere belle ed eleganti anche senza sacrificare la loro libertà e fisicità. Per liberare le donne dal vincolo dell’uomo, Coco Chanel non si servi di grandi battaglie fisiche, ma solo ed esclusivamente del suo talento quello del cucire e del creare; mentre le donne conquistavano il diritto al voto cosi di pari passo cambiava anche il modo di vestire, il motto di Chanel era “no agli abiti eccessivi e castiganti e si agli abiti facili da indossare”, per spingere sempre di più ad una vita libera dinamica e indipendente. Non solo cerca di dar vita ad un cambiamento ma è lei stessa in primis il cambiamento; tanto da aprire la sua prima azienda in autonomia per mantenere sempre la propria libertà sia economica sia personale. Ultima cosa da sottolineare, e non per importanza, è che fu lei stessa la prima ambasciatrice di se stessa perchè indosso lei per prima i suoi modelli, smuovendo gli animi di un mondo femminile fino a quel momento appiattito e sminuito.