Di Ludovica Visconte. Ancora una volta sotto i riflettori c’è Zendaya, dapprima attrice ma anche cantante e ballerina statunitense.
Per lei i riflettori non si sono mai spenti.
L’abbiamo vista a fine febbraio nella Premiére di “Dune 2”, dove vediamo una Zendaya particolarmente ribelle, nei panni di Chani, colei che fa perdere la testa a Paul, interpretato da Timothée Chalamet.
Qui Zendaya ha incorporato un personaggio al quale è stato distrutto ogni sogno ma non solo…anche il cuore.
Un lavoro duro da parte sua, dal momento in cui, quando si è attori si è a conoscenza del fatto che, bisogna lasciare chi si è, al di fuori della scena ed entrare nel personaggio che si andrà poi a recitare.
In questa Premiére Zendaya è stata considerata anche come un’icona di stile, nonchè regina di Hollywood, per come si era presentata, trasformandosi in un robot argentato, che lasciava delle trasparenze.
Torna di nuovo sotto i riflettori, ad inizio aprile, a seguito della Premiére di “Challengers”, un film di Luca Guadagnino, famoso regista e sceneggiatore palermitano.
Il film sarà distribuito il 24 aprile dalla Warner Bros.
Durante la Premiére l’attrice rivela di amare il suo personaggio: Tashi.
La definisce come una ragazza imprevedibile, incasinata e complicata.
Inoltre ci delizia di una rivelazione: “I personaggi migliori sono quelli che ami odiare e odi amare, quelli che non hanno una sola dimensione”.
Con questo gioco di parole, fatto da Zendaya, si può percepire l’amore per il suo lavoro, la sua devozione per ciò che fa e la passione che ci mette.
Si nota quanto ami sperimentare ogni suo personaggio ed entrarci dentro, conoscendolo a fondo.
Oltre a ciò, confessa che, sul set era presente un Intimacy Cordinator, il cui lavoro era quello di far sentire tutti gli attori a proprio agio, facendoli sentire al sicuro e allenandosi insieme.
Dunque, questo ci fa intendere che non solo c’è una spiccata e notevole bravura da parte degli attori, in particolare da Zendaya, bensì c’è un enorme lavoro dietro che noi non vediamo.
Allora più che mai, è importante ribadire che, per poter fare questo lavoro: l’attore, bisogna essere disposti ad essere altre persone quando si è in scena.
Dunque, è fondamentale sottolineare che, incarnare ed entrare dentro il personaggio è essenziale.