Di Francesco Fefè. Rafael Nadal è tornato in campo dopo un anno e mezzo travagliato a causa degli infortuni, e lo ha fatto sulla terra rossa di Barcellona, nel torneo che lo ha visto trionfare per ben undici volte. Il tennista maiorchino è uscito al secondo turno arrendendosi all’australiano De Minaur, dopo aver eliminato al primo l’italiano Cobolli, facendo vedere sprazzi di quel tennis che tutti gli appassionati hanno potuto ammirare durante tutta la sua carriera. L’intenzione del tennista spagnolo, come da lui stesso dichiarato successivamente in conferenza stampa, era semplicemente ritornare a giocare per riprendere confidenza con il campo. Dopo l’eliminazione, avvenuta sul terreno di gioco che gli è stato intitolato, tutti gli spettatori gli hanno tributato una standing ovation commovente, consapevoli che, con molta probabilità, questa è stata la sua ultima apparizione al torneo. Con Nadal sempre più vicino al ritiro e un Novak Djokovic che fatica a mantenere la prima posizione del ranking, questa stagione rischia di simboleggiare un vero e proprio passaggio di consegne alla nuova generazione di tennisti, che ormai da anni scalpita per diventare protagonista anche nei tornei più importanti. Una generazione, quella uscente rappresentata dalla triade di campioni Federer-Nadal-Djokovic, che ha intrattenuto gli appassionati per circa 20 anni creando rivalità storiche, match incredibili e record su record battuti. Ora però sembra davvero arrivato il momento di farsi da parte. L’obiettivo dell’asso spagnolo è quello di riprendere sempre più confidenza con la sua amata terra rossa con i prossimi tornei di Madrid e Roma, in modo tale da raggiungere una forma fisica che gli permetta di affrontare al massimo il Roland Garros per un’ultima volta. “Oggi non era il momento di atti di eroismo. Magari tra qualche settimana non sarà così” ha dichiarato dopo la partita, facendo intendere che il suo unico desiderio è arrivare pronto agli Open di Francia: come un re che chiede un ultimo ballo alla sua regina.