Di Giulia Arcangeli. Personaggio amato o odiato, criticato o apprezzato, senza mezze misure, Achille Lauro ha attraversato una costante evoluzione stilistica. Nel corso della sua carriera ha sposato stili sempre diversi partendo dalla musica trap fino ad abbracciare generi come hip-hop, pop e glam-rock. Cambiamento che ha portato al vero successo l’artista non solo permettendogli di scrivere testi più sofisticati e poetici, ma anche permettendogli di diventare rappresentate di un genere ancora poco diffuso. Questa transizione non ha riguardato solo il suo stile musicale ma anche le tematiche affrontate nei suoi brani. Se agli esordi si occupa principalmente di droga e vita di strada successivamente possiamo trovare temi più profondi come l’amore e la libertà sempre affrontandoli in modo trasgressivo e provocatorio. E’ l’artista più rivoluzionario e contraddittorio nel panorama italiano degli ultimi anni, ha celebrato i suoi dieci anni di carriera con due concerti a Roma e Milano, nei quali ha ripercorso le tappe più significative della sua carriera e anticipato il suo prossimo progetto musicale.
Ma parlare di Achille Lauro solo come cantante sarebbe riduttivo, ogni sua performance è uno spettacolo anche per la vista. Nonostante le polemiche che esse hanno scatenato non rinuncia ad indossare (o non indossare) abiti eccentrici e provocanti, spesso ispirati alle grandi Icone del passato, al fine di abbattere gli stereotipi di genere, sulla sessualità e i vincoli imposti dalla società.
Nel corso di questi dieci anni Lauro è riuscito a rinnovandosi costantemente, rimanendo però fedele a sé stesso, evitando di cadere vittima di mode e tendenze passeggere. Grazie a questa coerenza artistica e al suo spirito anticonformista è riuscito a ritagliarsi sempre più spazio nel panorama musicale italiano, affermando la sua identità alternativa in un’industria in cui molti cercano di cavalcare l’onda dell’ultimo trend