Di Aurora De Benedictis. Bentornata Victoria!Dopo 6 anni di assenza Victoria Secret torna sulla passerella riportando gli iconici angeli tra cui Gigi Hadid, Adriana Lima, Bella Hadid, Taylor hill e molte altre. Show iconico per le sfilate piene di coinvolgimento, pieno di energie e look da sogno. Nel 2019 durante la creazione dello show quest’ultimo fu annullato in seguito a varie critiche e per essere stato accusato di non essere inclusivo e di promuovere standard di bellezza elevati, ciò ha colpito molto il brand.

 

Con la premessa di portare qualcosa di diverso, di inclusivo e nuovo che ascoltasse la propria clientela lo show è tornato dopo anni di silenzio, creando molto entusiasmo e curiosità per gli appassionati. Lo show è avvenuto la sera del 15 ottobre ed è stato aperto da Lisa, ex rapper del gruppo BlackPink, presentando anche il suo nuovo singolo, è stato portato avanti anche da Tyla e dalla cantante Cher che ha ripercorso alcuni dei suoi più grandi successi. 

Anche con l’apparizione di questi personaggi del mondo del canto, l’atmosfera è rimasta un po’ piatta, sarebbe stato più opportuno proporre artisti che in questo ultimo periodo hanno preso il primo piano come Ariana Grande o Sabrina Carpenter. 

 

Rispetto agli show precedenti questo è stato il più travolto dalle polemiche in quanto, dopo anni di assenza molti amanti dello spettacolo aspettavano il ritorno di ali e abbigliamenti appariscenti da lasciare sotto shock chi li guardava, cosa che in molti non hanno ritrovato in quest’ultimo show infatti molti hanno criticato la poca attenzione ai dettagli, troppa semplicità per ciò a cui si era abituati. Si sono create anche polemiche per alcune modelle  che apparivano con poca energia e senza creare quell’atmosfera che ha sempre reso le sfilate molto particolari rispetto agli altri brand.  Anche la scelta della modella che ha aperto la sfilata Gigi Hadid, ha deluso i fan che  si aspettavano invece la modella Adriana Lima un icona storica dei Victoria secret fashion show. 

 

Sono riusciti però a sorprendere riportando sulla passerella icone della moda anni ‘90 ad esempio Tyra Banks o Kate Moss ma anche molte altre.

 

Lo show però non ha avuto poi cosí tanta evoluzione come era stato anticipato ma anzi, far sfilare solo un paio di modelle curvy è stato visto più  come lo svolgersi di un “compitino” del brand e come una strategia di marketing e non per rappresentare il brand in sé. Anche il fatto di aver introdotto negli spot pubblicitari modelle con la sindrome di Down per poi non averle fatte sfilare è un altro punto di svantaggio per il brand. Quest’introduzione poteva essere una svolta rivoluzionaria sia per il brand sia per il mondo della moda.

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