Di Andrea Gino Caccaviello. Diventare un personaggio pubblico, entrare a far parte del mondo dello spettacolo, essere conosciuti dal mondo e non sentirsi più liberi di essere se stessi e avere un solo minimo di privacy (a volte) può essere un’ arma a doppio taglio. Molti sono gli artisti, nell’ambito della musica, che non sono riusciti a sopportare così tanto successo e sono arrivati ai ferri corti, cadendo prima in depressione, sfortunatamente, arrivati poi a togliersi la vita. Se proviamo a mettere un occhio nel passato, possiamo renderci conto di quanti artisti non sono riusciti a tenere il peso della fama.

Possiamo sicuramente ricordare Amy Winehouse, artista britannica, nata a Londra il 14 Settembre 1983, morta a Londra il

23 Luglio 2011; cantautrice britannica esordisce nel mondo della musica a soli 20 anni. Nel tempo trascorso tra il primo e il secondo album pubblicato, perde più di tre taglie a causa dei commenti poco gentili sul suo aspetto. Inizia così a soffrire prima di bulimia e, successivamente, di anoressia. La sua carriera è stata tormentata poiché inizia a fare uso di alcol e droga, non riuscendo quasi più a terminare nessuna delle sue esibizioni.

Un altro colosso della musica è stato sicuramente Kurt Cobain, leader dei Nirvana; nato nel febbraio del 1967  negli Stati Uniti e morto nell’aprile del 1994, non aveva neanche 30 anni.

Esordisce prima da solista, 1988, e successivamente con la sua band ricordata ancora oggi come i Nirvana. Ha commesso errori, certamente, fatto uso di stupefacenti e rischiato l’overdose.

Oggi, dopo quasi 30 anni da queste morti; ancora siamo davanti a questo fenomeno; un ragazzo di nome Liam James Payne, nato nell’agosto del 1993 e morto quest’anno, il 16 ottobre 2024-Esordisce con quelli che ricordiamo come gli “One Direction”; successivamente, nel 2016, la band decide di dividersi e Liam, (come tutti gli altri componenti), decide di continuare la sua carriera da solista. Dalle notizie riportate non sembrava avere nessuno tipo di sfumatura che potesse far pensare che a soli 30 anni, un giovane potesse perdere la vita.

Non sappiamo molto di questi artisti a livello personale, sicuramente conosciamo tutto dei loro personaggi; ma di loro come persone sappiamo ben poco. Quello che, però, li accomuna è questa goccia nera. Questo male che non si vede e che traspare quando è troppo tardi e si è ad un solo centimetro dal cadere giù da un dirupo dal quale, nella maggior parte delle volte, non si può risalire. Parliamo di una sofferenza velata che porta lentamente alla morte. Questi artisti, e molti altri, per sentire meno il dolore hanno messo la loro vita tra le mani di alcol e droga per cercare di sentirsi meglio, peggiorando enormemente la situazione. Ma dopotutto si sa , è difficile chiedere aiuto e molti cercano di farlo in questo modo qui. Il successo è una pillola difficile da digerire se non riesci a sopportare la pressione. Un’arma che nel momento esatto in cui pensi di averla dalla parte del manico, ecco che ti ritrovi con la mani sulla lama cercando di ferirti il meno possibile.